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Viterbo 2020: petizione contro l’ampliamento della discarica

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Un “no” deciso all’ampliamento della discarica di Monterazzano dalla sindaca Chiara Frontini e da alcuni amministratori. La Prima Cittadina parla anche come parte del patto civico Viterbo 2020, grazie al quale è stata eletta, e così gli amministratori e i sostenitori del Patto presenti presso la discarica di Monterazzano: Marco Ciorba, Giancarlo Martinengo, Francesca Pietrangeli, Francesco Buzzi, Marco Bruzziches e Marilena Ponzio.

Ad annunciare la petizione e raccogliere firme contro l’ampliamento della discarica la stessa Sindaca. “Con la petizione popolare si vuole promuovere il dimensionamento del nuovo invaso VT4 della discarica di Monterazzano in via di autorizzazione al fabbisogno della sola provincia di Viterbo e per l’esclusivo uso a favore della provincia di Viterbo, non dell’intera regione come prescritto dalla regione stessa. Non siamo contrari a un giusto innalzamento dell’invaso, ma lo siamo allo sfruttamento del nostro territorio” – ha detto Chiara Frontini.

“Come amministrazione, abbiamo fatto tutto quanto c’era da fare, anche impugnare al Tar il parere positivo della direzione regionale area rifiuti, prima ancora che venisse discusso. Ora, secondo noi, è giusto sensibilizzare la cittadinanza e renderla partecipe, mediante una petizione pubblica con raccolta di firme, per ribadire la contrarietà, “a una sottomissione del territorio verso il resto della regione”, dopo il parere favorevole della Direzione Regionale a un progetto d’ampliamento della discarica di Monterazzano a uso di tutte le province del Lazio. Non è giusto che Viterbo paghi per tutto il Lazio, dove non ci sono altri impianti. Anche la sovrintendenza si è espressa in modo contrario”.

La raccolta firme partirà il giorno 4 novembre proprio da Monterazzano, dove abita la consigliera Francesca Pietrangeli (Viterbo 2020) e dove ha luogo la discarica. Proseguirà il 10 novembre nel centro storico, il 13 novembre a San Martino (al mercato) e il 22 novembre al mercato di Grotte Santo Stefano. Le firme saranno raccolte anche porta a porta.

Il territorio viterbese è da anni oggetto di un flusso indiscriminato di rifiuti provenienti da tutta la regione Lazio a causa della mancanza di programmazione impiantistica della regione ed in particolare di Roma Capitale con un danno per tutta la provincia di Viterbo che invece è un territorio virtuoso e chiude il proprio ciclo dei rifiuti in provincia.

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