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Edegbe (gestore del Denco Africa Bar): “Costretto a  lasciare  Viterbo per motivi incomprensibili”

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“In questi mesi ho cercato di resistere – ha affermato Dennis Edegbe gestore del Denco Africa Bar, situato il Via Signorelli, nel  quartiere San Faustino – alle continue denunce alle forze dell’ordine da parte di alcuni residenti del quartiere San Faustino, resistere agli insulti razzisti che ho dovuto subire, resistere alla chiusura del mio bar, quando il Denco Africa Bar è stato chiuso per 15 giorni per me è stato un dramma. Purtroppo non riesco più ad andare avanti e ho deciso di chiudere il locale. Ma prima di farlo, voglio spiegare alla città cosa è successo”.

Dennis Edegbe ha raccontato le sue vicissitudini con accanto l’avvocato Giacomo Barelli, che ha affermato: “Denunceremo chi ha diffamato Dennis Edegbe e faremo anche un appello al Presidente della Repubblica perché non è possibile costringere al fallimento un bar solo perché la musica dava fastidio”.

Dennis si è detto costretto a chiudere il locale: “Con la mia famiglia ce ne andremo via  da Viterbo. Sto cercando lavoro a Torino. Qui non si può più vivere, perché la legge non sembra essere uguale per tutti, soprattutto se sei una persona di colore. Dopo la chiusura del locale, mi hanno richiamato in Questura per rilasciarmi di nuovo la licenza. Me la hanno rilasciata e mi hanno detto che non posso fare musica. Ho debiti con i fornitori dei prodotti, mi sono arrivate le tasse per l’immondizia, le bollette per luce acqua e gas, ma ho perso clienti, in molti venivano perché tra una consumazione e l’altra ascoltavano musica che non era a volume esagerato, ma i  vicini non accettano che si senta musica. Mi hanno mandato i Vigili che mi hanno avvertito perché non posso aprire la porta dell’orto – un giardino che quando dove i clienti possono scendere. Ho sempre rispettato l’ordinanza di non vendere alcolici dopo una certa ora”.

L’avvocato Barelli ha specificato che attualmente Dennis non ha procedimenti civili, penali o amministrativi in corso da cui difendersi e che ha una licenza regolare. Per la musica, ha fatto una richiesta al Comune, che è stata concessa. Da un anno e mezzo ci sono automobili in divieto di sosta che ostruiscono l’ingresso del locale pur essendoci un cartello stradale di divieto sbiadito ma visibile. “Qui c’è un clima di indifferenza. Sui blog ci sono scritte offese razziste nei confronti del gestore del bar. Presenteremo una denuncia-querela nei confronti di chi ha fatto false affermazioni nei confronti di Dennis, che non ha commesso alcun reato”.

L’avvocato ha aggiunto: “Scriveremo al Presidente della Repubblica segnalando il caso di un cittadino regolare che per vivere intraprende un’attività lecita ed è costretto ad andare via da una città per le continue pressioni che sembrerebbero provenire da un paio di comitati per situazioni riconducibili ad atti di razzismo”.

Infine Dennis ha detto: “I proprietari dell’immobile mi hanno dato tempo due settimane per liberare l’edificio perché a causa della mancanza di clienti non ho incassato più e quindi non ho pagato l’affitto”.

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