15.6 C
Viterbo
HomeEvidenzaCHE MONDO SIAMO

CHE MONDO SIAMO

Pubblicato:

Il 2 marzo scorso la sessione d’emergenza dell’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato una risoluzione di condanna dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e di immediato cessate il fuoco, con 141 voti a favore, 35 astenuti e 5 contrari, naturalmente Russia e Bielorussia, poi Eritrea, Corea del Nord e Siria.

L’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite fondata nel 1945 da 51 stati, con sede a New York, nel 2011 ne contava193; gli stati che hanno votato a favore della risoluzione di condanna sono quindi una netta maggioranza; ma sommando le popolazioni dei paesi contrari con quelle di Cina ed India, è chiaro che l’atteggiamento maggioritario va da appunto un atteggiamento di neutralità a, o peggio, di malcelato appoggio alla Russia.

Federico Rampini ha colto con perfetto tempismo nel suo ultimo saggio “Suicidio occidentale” edito da Mondadori, alcune delle cause che hanno spinto Putin a ridisegnare, o almeno a tentare di farlo, l’ordine mondiale in stile zarista-sovietico.

Le guerre scoppiano quando quell’equilibrio del terrore garantito dal MAD (mutual assured distruction ) la mutua distruzione assicurata dall’impiego degli ordigni nucleari, si rompe a favore di uno dei contendenti ed a sfavore dell’altro, stavolta proprio dell’Occidente.

Il sentimento di colpevolizzazione sempre e comunque degli Usa e dell’Occidente in generale, che avvertiamo anche nei nostri commenti e dibattiti, si fonda sul presupposto, sbagliato!, che ancora esercitiamo il dominio sul mondo quando non è più così da tempo, ed il ritiro dall’Afghanistan lo ha definitivamente conclamato, dopo quello dal Viet Nam.

Altro pregiudizio è che Occidente sia ancora sinonimo di imperialismo, quando quello Cinese con le Vie della Seta asiatiche ed africane, quello russo orientale e continentale, ne sono nuove e più pervasive forme vincenti ed anche armate.

La deriva populista alla Trump cui si contrappone l’estremizzazione del “Black Lives Matter”, del “Me too”, della “cancel culture” e del politicamente corretto imperante, spacca verticalmente l’opinione pubblica americana e occidentale indebolendola come mai prima.

Il declino dell’ Occidente credo sia inarrestabile e le pulsioni ingenue e generose dei giovani ucraini che occuparono Piazza Maidan sino alla cacciata del fantoccio putiniano, per entrare in Europa e per vivere la libertà ed i diritti delle democrazie liberali, siano gli ultimi movimenti politici di massa in nostro favore che ricorderemo.

Le autocrazie con il loro modello illiberale di comando, controllo, repressione, welfare, stanno conquistando posizioni e stanno caratterizzandosi non più come una minaccia ma come un potere reale egemone destinato a prevalere: Cina, Russia, India, Turchia, Pakistan, forse Brasile, i 23 stati africani che si sono astenuti all’ONU; il sud est asiatico.

Ma anche i Vari Trump, Orban, sparsi un po’ ovunque da noi, con il nuovo modello delle cleptocrazie così diffuso in Africa, dove le èlite non solo rubano, corrompono, fanno affari e non fanno politica, ma si avvicinano sempre di più al sistema degli oligarchi russi ed alla loro economie di ricatto da materie prime essenziali, e imitazione delle innovazioni. Forse meno autoflagellazione e più autostima avrebbero aiutato la pace in Ucraina, semplicemente impedendo la guerra con il suo ingresso nella NATO, che da inutile orpello d’altri tempi sta conoscendo una seconda giovinezza: grazie a Putin!  

Francesco Chiucchiurlotto

Articoli correlati

CORTOCIRCUITI 2)

CORTOCIRCUITI 1)

Articoli recenti