Negli ultimi tempi, gli abitanti della città di Montefiascone esprimono lamentele criticando i ritardi con i quali viene consegnata la posta in genere, in modo particolare viene sottolineato il ritardo riguardante i vari tipi di bollette da quelle dell’energia elettrica a quelle dell’acqua, da quelle del gas a quelle telefoniche, che spesso arrivano lo stesso giorno della scadenza o addirittura, dopo.
Tali disguidi, nella città di Montefiascone, non sono da addebitare totalmente ai postini o al sistema postale, ma in buona parte sono da assegnare ad una numerazione civica poco razionale.
Questo dato di fatto, da diversi anni, è cosa nota a tutti, amministratori compresi, ed i casi che si possono addurre a sostegno non mancano; uno classico e di estrema evidenza riguarda il palazzo sulla statale Cassia, accanto alla stazione di servizio ENI, sulla facciata del quale esistono tre strutture: un bar a piano terra, il portone d’ingresso agli appartamenti ai piani superiori; una struttura medica. Ebbene a lato di questi tre portoni esiste un solo numero 60.
Non solo ma in questi ultimi giorni sono pervenute testimonianze di casi ancora più gravi.
A più di qualche persona che si è recata presso l’ufficio competente dell’Amministrazione comunale a chiedere il proprio numero civico a seguito dell’acquisto della casa, è stato risposto: non hai il numero civico! Beh sceglietene uno così te lo assegniamo.
Non parliamo poi della configurazione Via Cassia Vecchia, n. 100 e del nome di alcune vie. Questa è la logica con la quale si assegnano i numeri civici?
Pietro Brigliozzi
