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Montefiascone, Danti: “Un’amministrazione poco trasparente pensa di abolire le commissioni consiliari”

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“Pensavamo di aver assistito a tutto ma, evidentemente, ci sbagliavamo. Al peggio non c’è mai limite”. Così commenta il consigliere d’opposizione Andrea Danti e spiega:

“L’ultimo episodio ce lo ha fornito il Presidente del Consiglio Comunale di Montefiascone Sig.ra  Carla Mancini, in occasione del Consiglio del 26.09.2023.

Il Consiglio era stato convocato con importanti argomenti all’O.d.G., attinenti, tra l’altro, alla variazione del bilancio di previsione finanziario 2023/2025 (punto 4) e alla approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2022 (punto 5);

Il Consiglio Comunale NON è stato preceduto dalla Convocazione della “Capigruppo Consiliare”.

Giova premettere, in fatto, che, nonostante la conferenza dei “Capigruppo” sia un organismo consultivo del Presidente del Consiglio, sono decenni – e non è un eufemismo dirlo – che TUTTI I CONSIGLI COMUNALI SONO PRECEDUTI dalla Riunione della Capogruppo Consiliare.

Giova ancora evidenziare, sempre in fatto, che il capogruppo dell’opposizione Danti, nel corso del consiglio comunale del 18.05.2023, aveva fatto presente che alla riunione della “Capigruppo” propedeutica al consiglio, non era presente la documentazione da consultare e, ciò aveva reso del tutto inutile la riunione stessa; invitava il Presidente del Consiglio, per il futuro, a comportarsi diversamente.

Non era, peraltro, la prima volta che si verificavano episodi simili.

Per inciso, la documentazione “mancante” nell’occasione ricordata era la pratica che riguardava gli abusi edilizi commessi nei terreni dell’assessore Cimarello!

Davvero curiosa coincidenza.

Ebbene, al Consiglio Comunale del 26.09.2023 il consigliere capogruppo Danti chiedeva spiegazioni sul motivo per il quale non era stata convocata la “Capigruppo consiliare” e, con estremo stupore, si sentiva dire dal Presidente del Consiglio Sig.ra Carla Mancini che aveva reputato non covocarla in quanto non riteneva così importante farlo.

A questo punto i consiglieri di opposizione chiedevano di rinviare il consiglio comunale, indicare una nuova data e farla precedere dalla convocazione della “Capigruppo Consiliare” e, ottenuto un netto diniego, facevano mettere a verbale la Loro indignazione rispetto a quanto accaduto ed abbandonavano l’aula.

Ma ciò che indigna ancor di più è il concetto di democrazia del partito democratico (e soci minori) che governa Montefiascone.

Si contesta Loro che nella “Capogruppo consiliare” (del 18.05.2023) non erano presenti i documenti da discutere al Consiglio Comunale ed il Presidente del Consiglio decide, con atto di partigianeria senza precedenti, di non convocare più la “Capogruppo Consiliare”, in un consiglio in cui si discute di bilancio di previsione 2023/2025 e di bilancio consolidato del 2022 (probabilmente il più importante dell’anno).

La temerarietà e gravità di tale comportamento è ancor più evidente se si considera che appena una settimana prima il Presidente del Consiglio aveva, invece, regolamente convocato la “Capigruppo Consiliare” per il Consiglio del 19.09.2023, assise meramente formale, con un solo punto all’O.d.G. (Costituzione Associazione “Gruppo di Azione Locale Tuscia”), sul quale, era notorio, vi era unanimità di intenti tra maggioranza ed opposizione non solo del Comune di Montefiascone, ma di tutti i comuni facenti dell’Associazione stessa.

Non è accettabile che un Presidente del Consiglio convochi o meno la “Capigruppo” secondo le convenienze del momento e, quando le convoca, a volte non vi sia la documentazione da discutere.

Come dire: “facciamo come ci pare – non vi azzardate a disturbare il manovratore”.

Ciò non è tollerabile e non sarà tollerato.

Un consiglio non richiesto: dimettetevi prima che sia troppo tardi!

Montefiascone merita …. di meglio!”.

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