Trasferimento del servizio idrico alla Talete, il Tar respinge il ricorso dei consiglieri di Orte Angelo Giuliani e Daniele Proietti contro la Regione Lazio

Alessandro Romoli

La Regione aveva disposto a giugno che il Comune di Orte trasferisse la gestione del proprio servizio idrico alla Talete spa. Nonostante la richiesta della Pisana, i consiglieri Angelo Giuliani e Daniele Proietti hanno però deciso di fare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. Che prevedibilmente l’ha respinto e ha condannato i due ricorrenti al pagamento delle spese processuali.  

È quanto ha disposto infatti il Tar con un’ordinanza del 25 gennaio, con cui è stata definitivamente posta la parola fine al contenzioso che si è venuto a creare tra i due consiglieri del Comune di Orte, che non volevano ottemperare a quanto disposto dal Ministero per la transizione ecologica e dalla Regione Lazio, e la Pisana.  

La vicenda nasce nel giugno dello scorso anno, quando dalla Regione Lazio è arrivata un’ordinanza per dare applicazione a quanto deciso dal Ministero per la Transizione Ecologica. L’ordinanza chiedeva infatti ai comuni che rientrano nell’Ambito Territoriale Lazio Nord – Viterbo di trasferire il servizio idrico integrato, qualora non lo avessero ancora fatto, alla società Talete spa, gestore unico dell’Ato, per dare piena attuazione alla legge Galli del 1994.   

Ma anziché adoperarsi per applicare l’ordinanza e ottemperare a quanto stabilito dal Ministero per la Transizione Ecologica, i consiglieri Angelo Giuliani e Daniele Proietti hanno deciso di andare avanti per la loro strada presentando un ricorso al Tar contro la Regione Lazio. Che dopo un’attenta analisi della vicenda ha deciso di respingere il ricorso e di condannare Giuliani e Proietti al pagamento delle spese processuali: 1500 euro da versare alla Regione Lazio e altrettanti all’Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Lazio Nord – Viterbo.   

“Non sussistono i presupposti per l’accoglimento della domanda cautelare, genericamente formulata nell’epigrafe e nelle conclusioni dell’atto introduttivo e non essendo stati allegati specifici profili di danno grave ed irreparabili”, si legge infatti nell’ordinanza del Tar del Lazio.   

“Forse la decisione del Tar del Lazio sarà un’amara sorpresa per Angelo Giuliani e Daniele Proietti, ma per tutti noi altri amministratori era un qualcosa di scontato e preannunciato – ha commentato Alessandro Romoli, Presidente della Provincia di Viterbo e dell’Egato Lazio Nord Viterbo -. Questo perché abbiamo studiato bene l’ordinanza in questione, ne abbiamo analizzato ogni articolo e comma, e abbiamo compreso che non c’era altra strada praticabile alla concessione a Talete spa dei servizi idrici integrati dei nostri comuni”.   

“Se su 60 comuni della Provincia di Viterbo la quasi totalità ha deciso di dare applicazione alle richieste del Ministero e della Regione, probabilmente un motivo c’è – ha aggiunto Romoli -. Non siamo amministratori improvvisati e prima di decidere in un verso o nell’altro analizziamo tutte le possibilità. In questo caso non ce n’erano. Spero ora che i due consiglieri del Comune di Orte abbiano compreso che la nostra decisione di non presentare ricorso al Tar non era debolezza, ma sintomo di lungimiranza e di profonda conoscenza dell’apparato amministrativo. E spero altresì che da oggi in poi i due consiglieri adottino un comportamento più collaborativo con l’amministrazione provinciale e con quelle comunali della Tuscia”.