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A Est Film Festival è la notte dell’Arco d’Argento per ‘Terre Mutate’

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L’Arco d’Argento di Est Film Festival 2023 va al documentario ‘Terre Mutate’ di Alessandro Marinelli. Prodotto da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è stato riconosciuto come il Miglior Documentario di EFF|DOC, la sezione dedicata ai documentari del festival.

La premiazione avverrà sabato 29 luglio, sul palco di Piazzale Frigo a Montefiascone (ore 21,15); a seguire l’incontro con il regista Alessandro Marinelli e la proiezione del film. Storicamente il Festival ha avuto due sezioni competitive riservate a documentari e a cortometraggi italiani. Dal 2023, queste sezioni danno vita ad eventi autonomi in momenti dell’anno differenti. Il concorso per documentari EFF|DOC si è svolto infatti durante il mese di maggio, mentre quello per cortometraggi EFF|SHORT è in programma a ridosso delle festività natalizie.

Per il dopofestival, a partire dalle 23,30 al Caffè Centrale, arriva Orchestra Mutante Mysticanza. Una musica che farà fare ai presenti il giro del mondo, unendo insieme sonorità e ritmi provenienti da Maghreb, Balcani, Bretagna, Occitania e Andalusia. A creare questa magia Elena D’Ascenzo (voce, percussioni, esraj), Fabio Porroni (violino, fisarmonica, chitarra, saz, percussioni, voce) e alla chitarra Marco Aquilani.

‘Terre Mutate’, presentato in anteprima al Giffoni Film Festival, racconta le storie di resilienza e speranza dei territori dell’Italia centrale colpiti dal terremoto del 2016, attraverso lo sguardo dei ragazzi e delle comunità educanti coinvolti nella costruzione dei cantieri educativi promossi da Con i Bambini e realizzati attraverso percorsi di progettazione partecipata accompagnati dall’Associazione IF – Imparare Fare.

Dopo il sisma che ha colpito il centro Italia tra il 2016 e il 2017, causando centinaia di morti e feriti tra la popolazione, molti paesi sono stati distrutti e molte comunità si sono disgregate, costringendo migliaia di persone ad abbandonare la loro terra. 

Questo documentario racconta la storia di alcuni di loro, come Annamaria Di Placido, giovane mamma ed educatrice, che si divide tra lavoro e famiglia riuscendo realizzare un centro equestre educativo per soddisfare i bisogni dei ragazzi della sua comunità. Un’altra protagonista è Sara Santarelli che insieme a suo zio Davide Carosi gestisce un B&B composto da alcune casette sistemate nel luogo dove sorgeva la loro casa. Sara è una ragazza vulcanica che, oltre a gestire l’ostello, porta in giro il “Ludobus”, un furgoncino colorato e pieno di giochi, per i paesi dell’appennino centrale. Insieme ad Annamaria si attivano per intrattenere e divertire tutti quei bambini a cui mancano gli spazi di gioco e condivisione. Per lo stesso motivo Sara ha messo in piedi anche un corso di arrampicata sportiva per i bambini. Ermanno Cellini invece fa il maestro nella scuola primaria e secondaria di Arquata del Tronto. Il suo approccio particolare all’insegnamento fa sì che questo venga ben recepito dai ragazzi, attraverso racconti sulle tradizioni dei loro luoghi, sull’importanza di crescere con delle radici ben piantate in terra. Riesce a stimolare i ragazzi alla bellezza e a un futuro migliore in cui potranno vivere finalmente nelle le loro case e ricostituire le loro comunità.

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