Crisi umanitarie senza precedenti stanno segnando indelebilmente questi ultimi anni.
Crisi umanitarie che – comunica il Movimento spontaneo per la pace Vetralla – quasi sempre si sviluppano a margine di conflitti in piedi da decenni e caratterizzati da rivendicazioni territoriali e questioni religiose e culturali che si traducono ogni volta in migliaia e migliaia di vite innocenti perse.
Uno scenario drammatico rispetto al quale, troppo spesso, la comunità internazionale è silente o peggio ancora totalmente polarizzata e lontana dal mediare una soluzione pacifica che metta d’accordo le parti in conflitto.
Ma l’interesse globale per le risoluzioni pacifiche ai conflitti esiste nonostante tutto e sta nelle persone comuni che, come nel caso dell’ ennesima tragedia del medioriente fra Israele e Palestina, sono stanche della retorica della violenza che risponde alla violenza in un crescendo costante dove ogni volta i deboli, chiunque essi siano, hanno la peggio.
Non possiamo assistere passivamente alle atrocità che si stanno consumando nella Striscia di Gaza e nei territori limitrofi e per questo, come movimento costituito spontaneamente da un gruppo di cittadini, riteniamo che le iniziative a sostegno di una pace immediata e duratura siano fondamentali nell’ ottica di immaginare un futuro di fratellanza e rispetto reciproco.
Il 04 novembre alle 17,30 ci incontreremo a Vetralla e da Piazza Vittorio Emanuele (davanti alla Chiesa di San Francesco) partirà una fiaccolata sino a Piazza Umberto I per dimostrare, con un gesto semplice, la speranza in un futuro dove Israele e Palestina coesistano pacificamente.
Una marcia illuminata da tante fiaccole durante la quale sventolerà solo la bandiera della pace, simbolo di luce e di speranza.
Un momento di condivisione che possa stringerci come comunità, aperto a gruppi, associazioni e singoli cittadini che possa far riflettere su quello che conta veramente: la fine di questa tragedia, perché ogni vita ha lo stesso valore che sia di Gaza di Gerusalemme o di qualsiasi altro posto sulla Terra.
Tutta l’oscurità del mondo non può spegnere la luce di una singola candela.