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Viterbo condanna gli attacchi squadristi ai danni della CGIL: “No ad ogni forma di violenza, no a minimizzare di ogni rigurgito fascista”

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Di seguito il testo dell’ordine del giorno che il Consiglio comunale di Viterbo ha approvato all’unanimità. Il voto unanime ha mostrato una compattezza dei rappresentanti politici che hanno condannato i gravi fatti dello scorso sabato a Roma ad opera di gruppi di estrema destra.

L’ordine del giorno, nello specifico, ha impegnato  il Consiglio a condannare le violenze che si sono registrate sabato scorso nella capitale e l’attacco fascista alla della Cgil, ha espresso vicinanza alla Cgil e a tutti i sindacati che ogni giorno sono in prima linea nella difesa dei diritti dei lavoratori. E ancora il Consiglio, si è impegnato a mobilitarsi e testimoniare il fermo no alla violenza e la condanna di ogni rigurgito fascista. Senza nessun cedimento o sottovalutazione perché la democrazia e la pace sociale non devono mai essere messe in discussione da alcuno ma difese da ogni Istituzione ad ogni livello sempre.

 

«Quanto accaduto sabato scorso a Roma durante la manifestazione “No Green Pass”, degenerata in atti di violenza e vandalismo, fino all’assalto alla sede della Cgil, richiede una presa di posizione chiara e netta da parte del Consiglio comunale di Viterbo. Oltre al messaggio di condanna già partito dai massimi rappresentanti dello Stato e dalle più alte sedi istituzionali, è necessario che questa assise faccia sentire la propria voce, senza e senza ma, contro episodi che rappresentano un attacco diretto alla nostra democrazia. E quindi alla libertà di tutti noi.
Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha parlato a questo proposito di una “azione squadrista e fascista”, “una ferita democratica, un atto di offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza, un atto che ha violentato il mondo del lavoro e i suoi diritti”. Parole che condivido. Come condivido a pieno la richiesta di sciogliere l’organizzazione neofascista Forza Nuova, i cui vertici tra cui il leader Roberto Fiore sono stati arrestati a seguito degli scontri di sabato. Istanza già tradotta dai parlamentari del Pd in una mozione aperta a tutto il parlamento, peraltro già sottoscritta da parlamentari di gruppi politici diversi.
Sabato scorso, oltre alla sede della Cgil, abbiamo visto anche l’assalto al pronto soccorso dell’Umberto I e il tentativo da parte dei facinorosi di raggiungere le sedi istituzionali, attacco fallito grazie all’opposizione delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine, che negli scontri hanno riportato numerosi feriti. A loro va tutta la nostra vicinanza e solidarietà.
Si parla adesso di una operazione studiata a tavolino. “Un piano nero contro le città”, così titolava ieri il quotidiano La Repubblica in prima pagina. “Roma – riporta un articolo – doveva essere solo il primo step, la prima tappa di un tour guidato dai neofascisti in altre città d’Italia dove esportare furore e devastazione”.
Va ricordato, che Forza Nuova in passato ha organizzato eventi anche nella nostra provincia. A Marta nel 2006 si svolse il cosiddetto “campo d’azione”, il raduno annuale del movimento di ultradestra con la partecipazione di formazioni estremiste di mezza Europa. E che nel 2015 Forza Nuova rivendicò l’affissione di alcuni cartelli fuori dalle sedi dei comuni di Viterbo e Montefiascone contro il ddl per la cittadinanza per i minori stranieri. Mentre anche in anni più recenti lo stesso Fiore è stato attivo nel nostro territorio in occasione di campagne elettorali.
Con l’ordine del giorno, si chiede di impegnare il Consiglio a condannare le violenze che si sono registrate sabato scorso nella capitale e l’attacco fascista alla della Cgil, a esprimere vicinanza alla Cgil e a tutti i sindacati che ogni giorno sono in prima linea nella difesa dei diritti dei lavoratori. Si impegna il consiglio a mobilitarci e testimoniare fermamente il nostro fermo no alla violenza e la nostra ferma condanna ad ogni rigurgito fascista. Senza nessun cedimento o sottovalutazione perché la democrazia e la pace sociale non devono mai essere messe in discussione da alcuno ma difese da ogni Istituzione ad ogni livello sempre».

Luisa Ciambella
Consigliere comunale PD

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