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Azione: l’8 marzo c’è poco da festeggiare. Ecco il Centro Rosa, con cui aiutare le donne

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«Noi donne abbiamo poco da festeggiare l’8 marzo» esordisce Vilma Usai, viterbese nel direttivo regionale di Azione, il partito di Calenda. «La pandemia forse si sta progressivamente allontanando, ma l’effetto a lungo termine che avrà sulla condizione femminile non può essere ignorato. Per questo con Azione oggi annunciamo il progetto del Centro Rosa, un vero e proprio luogo di aiuto e aggregazione per le donne in difficoltà – e non solo».

I numeri purtroppo parlano chiaro. Oltre al dramma sanitario, infatti, l’impatto del Covid-19 ha aggravato la già allarmante situazione femminile. «Un vero e proprio dramma sociale per noi donne. Il 98% di chi ha perso il lavoro durante la pandemia è donna. E donna è la maggior parte dei medici e ancor più del personale infermieristico. Donna è la maggior parte di chi ha lavorato nella vendita al dettaglio mentre gli altri erano in lockdown, nell’assistenza all’infanzia e agli anziani».

I dati ISTAT sono impietosi, ma non tutto si misura con i numeri. «C’è poi la questione di chi rimane a casa» aggiunge Vilma Usai. «Penso a quelle madri che devono lavorare in ‘smart working’ mentre si occupano dei figli o dei genitori. Penso alle vittime di violenza domestica, che prima sono state chiuse in gabbia con i propri aguzzini e ora non hanno l’indipendenza economica per allontanarsene».

«In Azione siamo concreti», le fa eco Giacomo Barelli, il segretario provinciale del partito di Calenda. «È per questo che, in un 8 marzo così amaro, annunciamo il progetto del Centro Rosa, punto cardine del nostro programma. Uno spazio vitale e sicuro, collocato nel Centro Storico, che faccia da snodo per aiutare le donne ad affrontare tutti i suddetti problemi. Un luogo in cui sentirsi a casa, in cui ogni donna di Viterbo potrà avere consigli esperti su come raggiungere l’indipendenza economica, su come sottrarsi a un compagno violento o su come gestire una situazione lavorativa o personale difficile. Un impegno che prendiamo con le nostre elettrici ed elettori».

Non solo un centro d’aiuto, ma anche un aggregatore culturale, come spiega Vilma Usai: «Il Centro Rosa sarà però anche un cuore pulsante della comunità femminile viterbese, nel quale noi donne potremo fare rete, il tutto contribuendo a ravvivare il nostro meraviglioso Centro Storico». Chiude Barelli: «Non è con le chiacchiere ma con i fatti che Azione vuole augurare il meglio a ogni donna e celebrarne il contributo alla società. Il miglioramento della condizione femminile è una delle nostre priorità nel programma per il futuro di Viterbo».

Diego
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