Dodici anni dalla scomparsa di Marco…

Un giorno infausto, ventiquattro maggio duemilaundici, dodici anni or sono, macchiato da una morte inspiegabile ed incomprensibile, ma pur dura realtà. Sono dodici anni che quel giovane, buono, affabile, e gentile con tutti, pieno di felicità e cordiale educazione, è tornato prematuramente alla casa del Padre.
Un angelo della gioventù ancora vivo in tutti coloro che lo hanno conosciuto e non; dispensatore di felicità nel sorriso, con lo scherzo faceto che ancora oggi lo fa ricordare.

Quella passione sportiva per i colori rosso-neri, ancora oggi riecheggia il tuo tifo pulito ed innocente.
Caro Marco, te ne sei andato, troppo presto ma nel poco tempo che sei stato tra noi, hai tracciato una linea di bontà, hai seminato tanto bene, hai ridato felicità a molte persone, ove non è arrivato il tuo corpo è arrivata le tua personalità.
Il mondo dei treni, sempre a te cari, ancora oggi fa sentire quel fischio che ti piaceva mandare quando circolavi sulla line della tua città, quando passavi nella stazione di Montefiascone sita a qualche chilometro dalla tua casa ove due genitori erano attenti all’ascolto, pronti ad avviare il pasto che, di li a poco, avresti consumato con loro con tanta serenità, fiero del lavoro che avevi prestato alla comunità dei viaggiatori.

Il babbo e la mamma, ai quali dai la forza di vivere ed andare avanti, ti ricordano con tanto amore. Grazie Marco.


Pietro Brigliozzi