Un gemellaggio di qualità per la città di Montefiascone

Francigena Montefiascone

Un nuovo gemellaggio per la città di Montefiascone da non trascurare, anzi da realizzare quanto prima possibile, vista la sua importanza e la grande ricaduta che comporterebbe per una migliore conoscenza internazionale ed europea della città, senza escludere i i ritorni economici per il settore turistico.

Un gemellaggio importante per i valori oggettivi che Montefiascone condivide con la città spagnola di Sarria; quest’ultima, forse a molti sconosciuta ma ben nota ai milioni di pellegrini che, nel divenire dei secoli, percorrono la Via Francigena nei loro viaggi religiosi e culturali sia verso la Tomba di Pietro, sia verso Santiago.

Montefiascone è sulla principale Via Francigena, Canterbury-Roma; Sarria sulla principale Via Francigena per Santiago di Compostela.

Montefiascone al Centesimo chilometro dalla tomba di Pietro; Sarria a cento chilometri dalla tomba di S. Giacomo in Santiago.

Montefiascone, città ricca di spiritualità; Sarria famosa e riconosciuta quale indiscusso esempio d’accoglienza.

Montefiascone punto di consegna delle credenziali, passaporto europeo dei pellegrini; Sarria gode della medesima realtà.

Due città che, fornendo anche viveri, sono capaci di aiutare gli altri, i viandanti, chi cammina tutto il giorno ed alla sera umilmente chiede un tavolo, una sedia, un bicchiere, qualche cosa per rifocillarsi, poi un giaciglio per riposare la notte e, al sorgere del nuovo giorno, riprendere il cammino verso la meta desiderata. Tutto questo è l’Ostello e le due città lo hanno.

Il pellegrino Lidio Crescentini racconta: “Quando, nel mio primo viaggio, arrivai a Sarria, trovai un piccolo centro di gente povera ma dal cuore grande, ripassai, dopo qualche anno, nel mio secondo viaggio e trovai una cittadina evoluta con tanta buona gente; ora è una cittadina di circa 15.000 abitanti come Montefiascone, ricca ed accogliente.

Ebbi la fortuna d’incontrare il Sindaco della città, una gentilissima signora, che mi abbracciò come pellegrino se pur stanco e sudato; quel abbraccio mi diede vigore e fece nascere in me il desiderio di effettuare un Gemellaggio, e lo esposi; Ella ne fu fiera e lo condivise. Il suo essere sulla via Francigena, l’essere al centesimo chilometro, l’essere tappa fissa di ogni viandante, l’essere accogliente, in tempi brevi, hanno trasformato in città quel piccolo nucleo abitativo, chiamato Sarria. Mi auguro – continua il Crescentini – che a Montefiascone, come in Sarria arrivino oltre 20 pulman al giorno con pellegrini che poi, ricevuto il testimone, a piedi, fanno gli ultimi centro chilometri.

A seguito – conclude il Crescentini – è arrivata una lettera ufficiale del Sindaco di Sarria che chiedeva il gemellaggio; l’ho passata all’Amministrazione di Montefiascone ma è rimasta ferma. Mi auguro che il prossimo assessore alla Via Francigena della nuova Amministrazione sia una persona sensibile, capace e che condivida il progetto”.

Pietro Brigliozzi