Il Museo Civico di Monte Romano aderisce alla sesta Giornata nazionale dei piccoli musei

La struttura aprirà al pubblico domenica 17 settembre, dalle 9 alle 11 e dalle 16 alle 18

Il Museo Civico di Monte Romano aderisce alla sesta Giornata nazionale dei piccoli musei, in programma domenica 17 settembre, aprendo al pubblico (ingresso libero) dalle 9 alle 11 e dalle 16 alle 18. Per l’occasione, i visitatori riceveranno una pergamena con la copia della mappa del territorio di Monte Romano, incluso nei possedimenti dell’Ordine del Santo Spirito.

Il Museo Civico di Monte Romano ha le caratteristiche di “museo del territorio”, istituito dall’Amministrazione Comunale per una migliore conoscenza, conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio culturale. La sede è costituita da un edificio storico, le Carceri del Settecento, che ospita reperti etruschi e romani recuperati nel territorio. Il museo è articolato in due sezioni a carattere archeologico, composte da reperti provenienti da scavi archeologici, recuperi e ricognizioni, di proprietà dello Stato, concesse in deposito temporaneo.  Una sezione riguarda il materiale etrusco, l’altra il materiale romano. Tra i reperti ceramici di epoca etrusca sono da citare un’anfora appartenente al “Gruppo degli Archetti Intrecciati”, un’oinochoe in bucchero con ansa zoomorfa raffigurante un felino, una fiasca del Pellegrino in bucchero, databili tra il VII e VI secolo a.C., provenienti da una necropoli situata in località Vallicelle.

In particolare, sono esposti il corredo ceramico e i sarcofagi in nenfro e terracotta di alto pregio, con decorazioni policrome, della tomba detta “Grotta delle Statue”, rinvenuta in località Rio Secco-Prato Piscino, risalente al III-I sec. a. C. Un sarcofago in nenfro presenta l’iscrizione con il nome del capostipite della famiglia titolare del sepolcro: Cesius Aethres figlio di Larth, morto a 76 anni. La sezione dedicata all’epoca romana comprende reperti databili dall’età repubblicana all’età imperiale, recuperati dal territorio con scavi o ricognizioni, provenienti dalle “villae romanae” rustiche tra le quali una ancora oggi visibile, in alcune porzioni, collegata a una grande cisterna a cinque navate, in località Monumenti.