Mobilità sostenibile e sicura, firmato protocollo da Automobile Club d’Italia, Automobile Club di Viterbo, Comune di Montefiascone e Diocesi di Viterbo

Montefiascone

Migliorare le condizioni di mobilità in termini di sicurezza e sostenibilità ambientale attraverso la diffusione di modelli di comportamento responsabili e la promozione di piani di sviluppo turistici. Questo l’oggetto del protocollo sottoscritto, oggi, da Automobile Club d’Italia, Automobile Club di Viterbo, Comune di Montefiascone e Diocesi di Viterbo. L’intesa estende la collaborazione anche per la riqualificazione di spazi comunali, con la realizzazione di parcheggi per turisti e fedeli, anche al fine di migliorare l’accesso alla cattedrale, valorizzare la Via Francigena e il patrimonio museale della Sede vescovile.

In particolare, grazie anche alle attività della sua ‘Struttura Progetti Comunitari Automotive e per il Turismo’, l’Automobile Club d’Italia, insieme all’Automobile Club di Viterbo, si impegna a individuare progetti specifici come volano per la crescita economica, sociale e culturale del territorio; favorire il processo di adesione del Comune di Montefiascone e la Diocesi di Viterbo a progetti europei e ai relativi finanziamenti; affiancare il Comune e la Diocesi nella progettazione, gestione e rendicontazione, dei progetti finanziati con fondi comunitari, nazionali e regionali; svolgere le attività anche attraverso Società collegate, controllate o Enti pubblici con i quali le parti hanno già sottoscritto accordi di collaborazione istituzionale. Dal canto loro, il Comune di Montefiascone e la Diocesi di Viterbo si avvarranno della collaborazione di ACI nella progettazione, attuazione e rendicontazione dei progetti finanziati con fondi comunitari, nazionali e regionali per lo sviluppo.

La collaborazione, inoltre, potrà prevedere la gestione di iniziative per la ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica, la realizzazione di eventi (conferenze, tavole rotonde, seminari, pubblicazioni, ecc.); l’individuazione di “distretti culturali” per la crescita economica, sociale e culturale del territorio; la progettazione e la realizzazione di iniziative specifiche in linea con gli obiettivi dell’accordo; la promozione del concetto di “impresa della cultura” anche alla luce della riforma del Terzo settore; il rafforzamento della crescita organizzativo-imprenditoriale e delle capacità di valorizzare adeguatamente i beni e i servizi culturali.