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Viterbo, Fusco: “La ZTL senza un piano parcheggi porterebbe alla desertificazione commerciale”

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“Apprendo da fonti stampa dell’intenzione dell’Amministrazione guidata dalla Sindaca Frontini di voler installare varchi elettronici ZTL alle porte di ingresso della Città con il fine di voler limitare l’accesso alle auto nel centro storico.

Ridurre l’afflusso di veicoli nelle strade del centro storico è un obiettivo legittimo dell’Amministrazione, ma farlo partendo da quello che dovrebbe essere l’ultimo atto di un progetto più complesso avrà il solo fine di accelerare un processo di spopolamento del centro storico da residenti e dalla presenza di attività.

Le imprese, specialmente quelle di vendita al dettaglio, gli artigiani e le piccole botteghe hanno subito negli ultimi anni una doppia crisi, quella pandemica che li ha costretti a rimanere chiusi con costi fissi a carico, e quella energetica con il rincaro dei costi di gestione. 

Con la chiusura del centro storico – prosegue il Sen. Umberto Fusco – si assisterebbe ad un’ulteriore crisi,  già verificatasi in diversi centri storici d’Italia, quella dovuta alla desertificazione commerciale della città, dove invece vanno richiamati, con politiche attive, famiglie e giovani. A politiche attive che vadano in questo senso, va inoltre affiancato un piano parcheggi ambizioso, che garantisca alle attività di essere facilmente raggiungibili da chi vive fuori dalle mura.

Sono convinto che molti cittadini sarebbero disponibili a non prendere la propria auto e a vivere il centro storico, se  l’Amministrazione creasse nuove aree dedicate alla sosta in zone adiacenti alle mura e investisse nel trasporto pubblico. 

La desertificazione commerciale sarebbe un danno per tutti, non solo per le attività commerciali, e si tradurrebbe in una limitata vivibilità del centro, con meno servizi, minor sicurezza e di conseguenza con danni anche al valore immobiliare di locali commerciali e residenziali che qui si trovano e che già ad oggi sono paradossalmente più bassi che in periferia.

Bene quindi ripensare alla viabilità ed immaginare un centro storico chiuso alle auto, ma si concertino con gli attori interessati, residenti e commercianti in primis, le modalità ed i tempi di un percorso graduale che allontani la possibilità di vedere Viterbo, ed in particolare il suo centro, non solo sgombro dalle auto, ma anche da negozi, botteghe, attività e soprattutto cittadini.

Si creino delle nuove aree parcheggio nel centro e a ridosso dello stesso, si migliori il servizio di trasporto pubblico e poi si potrà valutare un intervento di chiusura che altrimenti risulterebbe deleterio per Viterbo e per i viterbesi.”

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