Bassano in Teverina, Ciambella (Pd) scrive al Prefetto denunciando che la consigliera Saltalamacchia “è da tempo oggetto di durissimi e lesivi attacchi”

Luisa Ciambella

Luisa Ciambella (PD) scrive al Prefetto Giovanni Bruno sulla situazione a Bassano in Teverina e afferma: «ho fatto passare alcuni giorni prima di scriverle sperando in un ravvedimento del sindaco di Bassano in Teverina, purtroppo prendo atto che ciò non e’ avvenuto.

Il dibattito politico in questi nostri tempi sta sempre più scadendo, scompare il rispetto per la persona, scompare la sacralità della sua dignità e si scivola su toni e affermazioni cosi veementi da calpestare tutto questo.

E’ facile registrare che solitamente le donne sono oggetto di questi attacchi, non a caso a Bassano in Teverina la consigliera Saltalamacchia, stimata professionista, per il semplice fatto di voler esercitare quanto il suo mandato le impone nel rispetto degli elettori, mandato garantito dalla carta costituzionale, è da tempo oggetto di durissimi e lesivi attacchi.

Eccellenza, le interrogazioni e l’accesso agli atti sono il sale della democrazia e gli unici strumenti a disposizione del consigliere di minoranza.

Chiedo a lei, e’ possibile che un sindaco possa ignorarle o peggio arrivare a schernire il legittimo operato della minoranza?

Eccellenza legga l’ultima nota diffusa dalla lista “per Romoli sindaco” con annessa vignetta che nei toni e nelle forme va ben oltre il confronto politico aspro, ancora peggio, se si fa riferimento alle scarse capacità cognitive degli “impropri studenti”, ignorando quanto questa patologia arrechi dolore e preoccupazione a tante famiglie. Se non si vuole rispettare il consigliere comunale, se ci viene facile aggredire verbalmente una consigliera donna, ci si fermi almeno sul rispetto delle diverse abilità che tutto possono essere tranne che oggetto di ironia.

Eccellenza, nel medioevo il feudatario aveva diritto di vita e di morte sui suoi sudditi, nella repubblica italiana il rispetto della persona e’ sacro e chi lo viola non può che essere censurato.

Sarebbe grave far passare il messaggio che non si deve disturbare il manovratore e chi lo fa e’ condannato alla pubblica gogna.

La democrazia e la libertà sono altra cosa e ritengo da cittadina prima che da donna amministratrice che sulla consigliera Saltalamacchia sia stato superato ogni limite del lecito e del consentito.

Affido a lei queste mie riflessioni perché credo nello stato di diritto e sono certa che il nostro Stato ha gli anticorpi per evitare che il confronto politico diventi barbarie».