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Bianchini: “La nostra proposta รจ di ridurre l’IVA al 5% come strumento deflattivo”

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“I casi sono due: o sbagliamo noi o chi ci governa vive su un altro pianeta e continua a proporci, a reti unificate, come vera una realtà virtuale, che presto si rivelerà tale, presentando il conto al Paese: se Draghi non si sveglia subito, occupandosi non solo della pace in Ucraina, ma anche dei settori più colpiti dall’emergenza legata alla guerra, assisteremo a una nuova ondata di fallimenti, con conseguenze catastrofiche per la nostra economia.

La prima cosa da fare, ad esempio, dopo gli allarmanti dati Istat sull’inflazione, è quella di accogliere la nostra proposta per l’aliquota Iva ridotta al 5 per cento come strumento deflattivo”. È quanto dichiara Paolo Bianchini, presidente di Mio (Movimento Imprese Ospitalità) Italia, che sottolinea: “L’Istat ieri ha certificato aumenti generalizzati, con rialzi clamorosi per i generi alimentari, e ci saremmo aspettati dai vari leader politici parole concrete, che spingessero l’esecutivo a varare misure che contrastassero davvero l’inflazione. Anche recuperando proposte come la nostra sull’Iva. E, invece, abbiamo sentito, ad esempio, Giuseppe Conte straparlare dei massimi sistemi, Salvini lodarsi per il suo impegno a favore della pace e Renzi elogiare Draghi, definito un vero statista. Nessun accenno al dramma del comparto turistico, che deve confrontarsi quotidianamente con prezzi che lievitano”.

“Eppure – aggiunge Bianchini – per capire la situazione basterebbe leggere, oltre ai titoli delle agenzie di stampa, la sintesi diffusa, sul suo sito, dall’Istat: le verdure, tanto per citare un esempio, sono aumentate, in un anno, quasi del 17 per cento, mentre il pesce ha visto registrare una crescita del 4,5%. Una vera e propria follia, che sta rendendo insostenibile il nostro lavoro di imprenditori. Allora, visto che da mesi i nostri appelli sono inascoltati da Draghi e dai suoi ministri, chiediamo a Conte, Salvini, Renzi e compagnia di intercedere presso lo Statista, il Migliore dei Migliori, al secolo Mario Draghi: tra una telefonata a Putin e una passeggiata al Quirinale, trovi il tempo di occuparsi dei cittadini e delle aziende di questo Paese”.

“Lavorare per la pace – conclude Bianchini – è fondamentale, per carità, ma lo è altrettanto la sopravvivenza della nostra amata Italia, che questo Governo sembra voler svendere ai potentati economici e finanziari mondiali. Draghi dimostri, con i fatti, che non è vero e batta un colpo, nell’immediato, per far sì che il nostro sistema economico non corra veloce verso il fallimento. In caso contrario avremo la conferma che il suo obiettivo è lo stesso attuato con la Grecia”.

Diego
Diegohttps://www.ontuscia.it
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