PD Civita Castellana: “La SATE è un patrimonio da preservare”

Comune Civita Castellana

«Nel Consiglio comunale di ieri è stato nuovamente affrontato il tema del Piano Economico e Finanziario della SATE, società di servizi partecipata al 51% dal Comune di Civita Castellana. Già la seduta di Consiglio del 31/12/2020 – comunica il PD di Civita Castellana – aveva questo punto all’ordine del giorno ma la Giunta e la maggioranza non portarono l’argomento in votazione preferendo affidare ad una società esterna la verifica dei conti della società.

In quella occasione il gruppo del PD evidenziò la stranezza di questa decisione che manifestava scarsa fiducia nell’attività amministrativa degli uffici comunali e della stessa società con, in più, uno sperpero di risorse pubbliche per pagare un soggetto esterno.

Oggi sulla base della validazione esterna del PEF SATE, che ne dimostra la piena veridicità, possiamo dire con certezza che il rinvio della scadenza del 31/12 e un ulteriore parere terzo non erano affatto necessari e si configura di fatto, e non solo per ipotesi, come uno spreco dei soldi dei cittadini. Insomma, siamo di fronte ad una condotta surreale.

E’ surreale, in particolare, che a distanza di 6 mesi dall’insediamento ci sia già questo clima di sfiducia nei confronti dei funzionari Comunali, dei revisori dei conti e dell’amministrazione SATE.

Di fronte a tutto questo ieri, con l’intervento del nostro capogruppo Simone Brunelli, ci siamo assunti la responsabilità di ricostruire, davanti al Consiglio comunale e davanti alla città, la verità sui numeri e sul percorso della SATE perché riteniamo che si tratti di temi particolarmente importanti che investono la vita delle persone.

La SATE tra il 2003 e il 2009, Giunta Giampieri, chiude i bilanci annuali sempre in perdita, tranne nel 2006 e 2007, con una perdita secca complessiva di 80621€.

Nel 2009 con l’arrivo della Giunta Angelelli il trend cambia considerevolmente. Nel 2010 + 28151 €; nel 2011 + 65934 €; nel 2012 + 104239 €; nel 2013 + 286255 €; nel 2014 + 171039 €; nel 2015 + 84386 €. Nel 2016 + 88589 € e per la prima volta si fa una redistribuzione di utili con 204.000€ che entrano nelle casse comunali permettendo di chiudere il bilancio in un contesto profondamente complicato in cui i trasferimenti statali si erano drasticamente ridotti. Nel 2017 + 47061€; nel 2018 + 91796 €

Al 31/12/2019 in piena Giunta Caprioli i bilanci tornano ad avere una seria flessione con + 39149

Perché c’è una differenza così grande tra le due gestioni?

La risposta è più semplice di quanto si immagini. Perché a differenza delle giunte Giampieri per il PD, la SATE, è sempre stata considerata un bene prezioso per la collettività e di conseguenza venivano scelti per la gestione persone fuori dalla politica con esperienze manageriali già acquisite che hanno permesso di costruire un virtuoso percorso di sviluppo della società partecipata.

Nel 2010 la Sate lavorava solo per il Comune di Civita Castellana, fatturava 1.100.000 € e aveva 17 dipendenti.

Nel 2016, che coincide con la prima distribuzione degli utili, l’azienda lavorava a pieno regime con i comuni di Fabrica, Corchiano, Canepina, Soriano e Bomarzo, fatturava 4.700.000€ e aveva 70 dipendenti.

E c’è di più, la SATE per chiara scelta politica, che rivendichiamo nella sua totalità, garantiva per il nostro Comune un servizio efficiente ad un prezzo vantaggiosissimo, tanto che per i servizi svolti a Civita Castellana l’azienda percepiva un utile del 3% contro la media del 20%. Una chiara scelta politica con la volontà di redistribuire sul territorio la ricchezza prodotta dalla società mista, mantenendo le tariffe al livello più basso possibile.

Ogni qual volta una giunta di destra ha messo mano sulla società si è interrotto quel percorso di crescita, ed il motivo è fin troppo evidente: l’azienda è sempre stata considerata una contropartita per accordi politici, con il risultato che chi è stato chiamato a rappresentarla non aveva quella visione e le competenze necessarie per mantenere e preservare l’eredità che la giunta Angelelli ha lasciato.

Ora questa eredità non può essere dilapidata e rispetto a ciò che questa amministrazione ha fatto vedere in questi primi mesi serve un immediato cambio di passo, attraverso un’azione di stimolo costante al nuovo presidente della SATE, verso la quale, essendo in carica da pochissimo tempo, sospendiamo il giudizio.

Noi saremo vigili per impedire che gli importanti risultati raggiunti tra il 2010 e 2018 siano dispersi a causa di incuria e/o incapacità ma proprio perché quei dati, validati internamente ed esternamente sono perfettamente veri e fanno riferimento anche alla gestione SATE dei Dott. Tufano e Brunelli, pur contestando profondamente il metodo con cui è stata affrontata questa scadenza importante, abbiamo deciso di votare a favore dell’approvazione del PEF per serietà e responsabilità nei confronti della cittadinanza. A questo abbiamo aggiunto una richiesta esplicita: che l’Amministrazione comunale e il Presidente SATE si impegnino formalmente di fronte al Consiglio Comunale a tenere bassi i costi di gestione ed evitare aumenti tariffari, proprio come faceva l’Amministrazione Angelelli, a maggior ragione in un contesto drammatico come quello che tutti noi stiamo votando.

La nostra è la posizione di una forza seria e responsabile che guarda all’interesse dei cittadini ed ha a cuore una amministrazione pubblica efficiente. Si tengano fuori gli interessi di parte dalla gestione dei servizi essenziali per la comunità».