Nella mattinata di questo martedì 15 febbraio 2022, sotto vari slogan che rispecchiavano tutta la loro amarezza, gli agricoltori e i produttori di latte bovino, dopo circa tre anni dalla manifestazione sui piazzali della zona Riello, sono di nuovo scesi in piazza per manifestare tutto il loro dissenso sull’andamento del mercato del latte, rivendicando sia la loro dignità di produttori, sia i loro diritti di lavoratori.
La manifestazione, alla quale hanno partecipato molti allevatori, con fischietti e trombe alla bocca, si è svolta a Piazza del Plebiscito nel cuore del capoluogo, della Provincia Viterbo, sotto i palazzi della Prefettura e del Comune, e diversi trattori sono rimasti bloccati su Piazza del Sacrario.ù
Una delegazione intorno alle dieci è stata ricevuta da Sua Ecc.za il Prefetto, Dr. Giovanni Bruno congiuntamente al Sen. Francesco Battistoni, attuale Sottosegretario alle Politiche Agricole. Durante l’incontro hanno preso la parola vari rappresentanti delle diverse categorie agricole ed alcuni giovani produttori che all’unanimità hanno ribadito i motivi della manifestazione.
Tutti, con forza, hanno chiesto la revisione del prezzo del latte alla stalla, affermando che gli attuali 37 centesimi che viene pagato, non sono più sufficienti né per tenere le stalle aperta, né per la giusta cura dei bovini, nè per il vivere decente di loro stessi. Di contro hanno sottolineato che il latte nella filiera finale, al consumatore quindi, è regolarmente aumentato, ma a loro, primo anello della stessa filiera, non è arrivato neanche un centesimo in più, neanche quello che gli era stato promesso circa otto mesi fa.
Pietro Brigliozzi
