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Il Ministro della Cultura in visita a Viterbo per il rilancio delle sedi museali di Viterbo e della Tuscia

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Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, su invito dell’Onorevole Mauro Rotelli, è venuto nella Tuscia per studiare come valorizzare i tesori custoditi in vari centri della Provincia di Viterbo. La prima tappa della visita è stata Soriano nel Cimino dove l’illustre ospite ha potuto visitare alcuni complessi monumentali e ha partecipato alla premiazione del Palio della Castagna, consegnando premi ai vincitori.

La visita è proseguita a Bomarzo al Parco dei Mostri dove il ministro è rimasto colpito dallo stato di conservazione e manutenzione dell’importante giardino.

Quindi l’ultima tappa a Villa Lante dove la Sindaca Frontini con un consistente gruppo di consiglieri comunali tra i quali Aronne, Allegrini, Sberna, Achilli e Pappalardo dell’ENIT lo stavano aspettando. Il Ministro, appena entra a Villa Lante, ha salutato i presenti e si è soffermato con la Sindaca Frontini e scherzosamente ha detto: “Dopo le notizie dell’aumento dei centri museali in cui è stata inserita anche Villa Lante, credevo che lei mi inviasse una lettera di ringraziamento per l’attenzione rivolta a Viterbo, me l’hanno inviata tutti i sindaci rientrati nel decreto tranne lei sono rimasto deluso”.

Frontini apprezzando la battuta ironica ha risposta manderò la lettera immediatamente. Poi a Sangiuliano è stato ricordato che Villa Lante, con i suoi diciotto ettari di parco e giardino formale, rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura del verde del Cinquecento. Tale primato è stato sancito dall’assegnazione nel 2011 del premio Parco più Bello d’Italia.  Il nucleo originario della Villa risale alla fine del XV secolo, quando Raffaele Galeotti Sansoni Riario, vescovo di Viterbo e nipote di papa Sisto IV della Rovere, diede origine al «barco di Bagnaia». Nel 1505 la diocesi di Viterbo fu ceduta al nipote Ottaviano Riario che vi fece costruire il casino di caccia, nucleo originario della villa.

Prima di iniziare il giro della struttura Laura Allegrini ha donato all’illustre ospite un prezioso volume riguardante Villa Lante.  Dopo l’apertura della Fontana del Diluvio, un fantastico momento di magica enfasi dell’acqua della fontana, il gruppo degli ospiti con il ministro si sono portati nel salone della conversazione della Palazzina Montalto dove Sangiuliano ha chiesto in prestito al decano dei fotoreporter viterbesi e responsabile della fotografia di www.ontuscia.it, Giancarlo de Zanet, la sua macchina fotografica per scattare una foto a tutti i presenti.

Poi il ministro della Cultura ha sottolineato che il riconoscimento del valore  delle potenzialità di Villa Lante è stata cosa naturale. “Questo luogo – ha dichiarato – è anche fattore di sviluppo socio economico di tutto il territorio e poi soprattutto un riconoscimento a tutto la Provincia. Voglio ringraziare pubblicamente l’onorevole Mauro Rotelli perché c’è stato vicino in questo percorso. Fu lui a segnalarci la potenzialità di questo luogo e quindi la necessità di includerlo in questo processo che ci ha portato a creare da 44 a 60 i centri museali autonomi. Il Museo Villa Lante avrà sicuramente necessità di un direttore. Quindi abbiamo inserito nella pianta organica del Ministero un posto di dirigente e per questo sito; qui ci sarà un Consiglio di amministrazione. Ci saranno le risorse e questo è un mio impegno. Come anche quello portare le risorse umane ci sia poi una gestione più completa. Durante la visita ho potuto constatare che Villa Lante è in buono stato, tenuta in ottime condizioni, e quindi ringrazio coloro i quali quotidianamente ci lavorano e ci hanno lavorato. Apprezzo molto il loro lavoro. Per quello che fanno però possiamo e dobbiamo fare molto di più perché con i fondi Pnrr, circa 7 milioni dovranno essere impiegati per dare a Villa Lante una grande potenzialità turistico-culturale”.

Il Ministro Gennaro  Sangiuliano ha voluto conoscere alcuni addetti al controllo del complesso complimentandosi con loro. Non è stata  quella del ministro una visita toccata e fuga, ma quasi due ore dedicate alla visita dei giardini per chiedere chiarimenti specifici.

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