PROPAGANDA & FAKES

Milena Gabanelli

Ci voleva Milena Gabanelli, che Dio la benedica!, con l’autorevolezza della sua indiscussa professionalità, a mettere a posto quell’”ircocervo” indistinto che proprio in Italia ha attecchito, fatto di propaganda becera, disinformazione mirata, collusione spudorata o ingenua, coinvolgimento e complicità alle menzogne di origine russa e putiniana.

Avevamo fatto l’esperienza della “Bestia” di Luca Morisi, il sistema mediatico che aveva portato Salvini, un mediocre funzionario della Lega di Bossi, a diventarne il candidato alla Presidenza del Consiglio capace di salire dal 4 al 30% in qualche anno.

Costava il sistema sui 600.000 euro l’anno, e consisteva nell’organizzare su parole d’ordine, immagini, battute del Capitano, delle filiere di fallowers a pagamento e non, che ripetevano nei social media del web l’imput ricevuto.

Oggi, proprio stamane, abbiamo saputo che Matteo Salvini è al sesto giorno di dieta e che mangia feta, insalata e pinoli: ma chi se ne frega! Verrebbe da dire; sbagliato! Il mezzo è la notizia, cioè la foto del piatto pieno di cibo ci comunica che Salvini, nonostante le figuracce, le sconfitte, le delusioni, ancora c’è, ed addirittura sta mettendo a posto la pancetta per apparire pimpante e atletico; per cosa? ma per risolvere gli eterni problemi del popolo: fisco, lavoro, salute, pace, progresso e felicità.

Milena Gabanalli, che Dio la benedica!, si occupa della tragedia della guerra in Ucraina e ci descrive da par suo nella rubrica DATAROOM, come l’agenzia di stampa russa  Newfront di Kostantin Knirik, per conto del FSB, già KGB, riesce a trasmettere disinformazione e propaganda in Italia, raccogliendo di media 18 milioni di lettori e fans.

News-front.info trasmette dalla Crimea, dopo l’occupazione putiniana del 2014, in tutto il mondo con il sistema che adottava la “Bestia” di Morisi, cioè “ripetitori” che a pagamento o gratis per convinzione o dabenaggine, rilanciano le  fakes sia nei siti preposti o accondiscendenti, o nei singoli account.

In Italia sono 34 i siti che riportano fedelmente e velocemente quel che passa Newfront, e 9 sono importanti con oltre 18 milioni di contatti.

Anche prima della guerra d’Ucraina Putin ha invaso il web con lo stesso sistema mediatico, in parte a pagamento in parte per convincimento, sia sulle elezioni americane contro la Clinton e pro Trump, sia nella campagna della Brexit, ed in generale in funzionae anti occidentale.

Si sospetta di finanziamenti occulti a partiti e uomini politici italiani, e senza fare nomi, alcuni interventi a chiamata sul no all’invio di armi a sostegno della resistenza ucraina, sono eloquenti.

Milena Gabanelli, che Dio la benedica!, ci da dei riscontri precisi, come quelli del 12 maggio scorso in cui New Front pubblica un pezzo in tedesco sulla “Destabilizzazione dell’ordine mondiale liberale” e poco dopo Controinformazione.info, lo rilancia tradotto in italiano per essere poi seguita da 11 siti “fratelli” che a loro volta coinvolgono i loro fallowers abituali.

E’ chiaro che una pressione mediatica di questo tipo finisce per fare proseliti ed alimenta il revival di personaggi mediatici che non aspettavano altro, tipo Travaglio o Santoro sui quali sarebbe doverosa una indagine data-room.it circa propaganda e disinformazione.

Sul perché gli italiani siano così permeabili e pecoroni ci porterebbe troppo lontano, ma bisognerà pur cominciare!

Francesco Chiucchiurlotto