COVID -19 –  Verso il  futuro

Coronavirus

Il CoronaVirus lo stiamo contenendo o affrontando!

 

Ed avvenne che un morbo di terre lontane raggiunse il nostro bioma … alcuno vidde mai le sembianze o ascoltò le sue brame… nemmeno uno udì la sua presenza … solo grida di dolore … anche i morti tacquero l’orrore …

Dopo un periodo non breve … oserei dire che sembrava quasi interminabile … ove strane persone sulle auto gridarono con megafoni di stare in casa perché il Coronavirus poteva essere ovunque: – sulle pareti, sul soffitto, in terra, sugli abiti, sulle mani, sul viso, sembrava essere dappertutto … molti di noi pensarono “questa volta non abbiamo scampo!”.

La Televisione ed i Social annunciarono il numero degli infettati, le sofferenze, immagini di affollatissimi ospedali colmi di contagiati e non, migliaia i morti. Lavare spesso le mani, indossare le mascherine, fare uso di alcool o di prodotti igienizzanti e comunque a base di alcool … queste furono le disposizioni Anticovid…

Tutti i negozi chiusi solo i supermercati aperti… lunghe file di persone per acquistare i prodotti da mangiare o che avrebbero salvato la vita. Era scoppiata la guerra al virus, entità biologica 100 volte più piccola di un batterio improvvisamente divenuta letale per l’uomo!

Iniziavano a scarseggiare i prodotti più comuni … le mascherine, l’alcool i disinfettanti … un manto di terrore incombeva per le vie, le genti smarrite si rifugiarono fra le mura amiche delle abitazioni … ovunque incombeva una atmosfera di paura …

Dopo i primi giorni di panico generale iniziammo a comprendere che il Coronavirus appartiene ad una estesa famiglia di virus che senza la cellula “ospite” dell’uomo non può riprodursi e paradossalmente scopriamo che siamo noi stessi il veicolo di contagio.

Scrivemmo all’epoca 29 febbraio 2020 …

Con immensa fatica riesco a non comprendere quello che è avvenuto ed in qualche modo avviene ancora, da parte delle Istituzioni autodefinitesi e definite impreparate. Come è possibile che uno Stato che si definisce moderno, in presenza di una infezione da virus non emana da subito provvedimenti ed imporre comportamenti umani per evitare il contagio?

È da tenere nella giusta considerazione che il “nuovo Coronavirus” è stato identificato nel dicembre 2019, circa DUE mesi prima dei contagi avvenuti nel nostro stupendo Paese!

Da elementi più o meno certi di cui sono venuto a conoscenza, sembra che lo Stato e quindi Noi, esborsa circa 20 miliardi di euro annui per retribuire i cosiddetti “”Consulenti””. È mai possibile che queste illustri personalità al momento del bisogno non sono reperibili o forse non sono stati interpellati? Citiamo Virologi Nazionali!

Nei giorni andati abbiamo assistito a dir poco, a comportamenti disperati, una vera e propria affannosa rincorsa ad acquistare mascherine e disinfettanti, un “fai da te” allucinante. E questo perché gli Organi preposti non hanno da subito emanato istruzioni! “””

Dopo quel terribile momento finalmente uscimmo da quell’attonito e visibile disorientamento, venne l’estate ed i contagi iniziarono a scendere, gli ospedali ripresero timidamente le normali attività, anche i decessi diminuirono sensibilmente e vivemmo un periodo di “normalità relativa” anche perché il Covid-19 era meno evidente ma pungeva ancora!

In quel periodo di tarda primavera ed estivo i disagi avevano messo a dura prova anche le persone addette alla vigilanza per il controllo delle norme anticovid, tantoché più volte abbiamo richiesto l’intervento delle Istituzioni per far osservare le disposizioni emanate. Ma constatato che anche in flagrante presenza di infrazione di norme non veniva rilevata alcuna sanzione, abbiamo avvertito la consapevolezza che il  ”tempo” avrebbe distrutto o estinto il virus.

Metodo incosciente ed estremamente errato.

Infatti, nel successivo mese di ottobre/novembre nuovamente i contagi aumentarono, i ricoveri ed i decessi iniziarono a salire, tantoché il Natale così come la Pasqua 2020, l’abbiamo trascorsa in “zona rossa” : terminologia coniata nel corso del Coronavirus per indicare l’incidenza del virus in quell’area geografica.

Quella che abbiamo rappresentato è una modestissima e scheletrica sintesi di quello che avvenne e propendiamo per la domanda:- Perché tutto questo è potuto accadere? Perché queste cosiddette “ondate covid” hanno avuto luogo? Perché dopo oltre un anno siamo nuovamente come eravamo nell’aprile 2020?

Non è semplice rispondere a questa domanda e sinceramente avremmo   preferito che fosse rivolta ad altri, ma riteniamo opportuno non sottrarci a questo etico quesito ponendo in essere un’altrettanta estremizzata sintesi di cronistoria appena trascorsa:-

Viviamo un momento sociale difficilmente definibile, quello che noi crediamo evoluzione IA (Intelligenza Artificiale), che poi la quale è semplicemente una macchina particolare e stupenda, forse la più sofisticata che l’uomo abbia mai costruito finora, ma rimane semplicemente e sicuramente una macchina.

Osservata da questa naturale posizione culturale appare un argomento lineare e di semplice comprensione, ma le complessità riscontrate sono celate nelle convinzioni dell’uomo coevo, ormai permeate nei complessi e numerosi strati sociali ove la stragrande maggioranza delle entità si è affidata pienamente al computer ed altri derivati tecnologici (telefonini ecc..).

Tale esagerata tendenza, finora erroneamente e pericolosamente ignorata dalle entità intellettuali e soprattutto istituzionali, ha ingenerato assuefazione nella comunità. E’ sufficiente osservare i comportamenti delle persone nelle vie, nelle attitudini, nei ristoranti e nei luoghi cosiddetti comuni, per verificare l’isolamento umano creato da questa “entità tecnologica”  devolutasi da macchina ad elemento intelligente dal momento che l’uomo coevo la considera una entità insostituibile ed in alcuni casi si arriva anche alla venerazione quale “totem” insostituibile e per coloro che non si “adeguano” sono solitamente additati quali retrogradi o antiprogressisti.

Sono alcuni decenni che enunciamo ed iscriviamo che il computer è una macchina incredibile con una formidabile memoria creata dall’uomo, ma niente di più. L’uomo non può creare una macchina intelligente dal momento che egli non ha coscienza e conoscenza della intelligenza: non intende il pensiero, l’emotività, il sogno, l’amore, la felicità il dolore ecc… non si sa  chi genera la intelligenza, abbiamo solamente delle ipotesi o tuttalpiù teorie, niente di più … sfido chiunque a dimostrare il contrario!

Quando enunciamo l’uomo ci rivolgiamo all’intera umanità, il Sapiens deve “reimpossessarsi dell’intelletto” e deve utilizzare il computer come una macchina creata per servirsene e per essere di ausilio alle fatiche, ma non può delegare alla macchina la sua creatività, la percezione, l’emotività, l’intelligenza, semplicemente perché non ha coscienza e conoscenza di queste potenzialità.

Quindi deve eseguire egli stesso i controlli e non delegare alla macchina come solitamente notiamo le “autovelox”,  per dirne una, deve prendere coscienza che vivere nella società non significa esistere (come abbiamo costretto a “vivere” gli animali ad alta intensità di allevamento) o come siamo soliti noi umani:- negli stadi, discoteche, nei concerti, sulle strade,  semplicemente perché siamo oltre 7 miliardi sulla Terra ed altrettanti e forse ancorpiù sono gli animali che alleviamo sconsideratamente e teniamo finanche nelle abitazioni: lasciamo liberi gli animali che oltretutto sono nati milioni di anni prima dell’uomo. Anzi. Corre obbligo in questo particolare momento in cui la salute umana è sottoposta a si grave attacco, denunciare la presenza di questa densità animale/umana che potrebbe peggiorare lo stato di cose in cui ci troviamo. anche perché questa alta densità animale/umana.

Dobbiamo finalmente intendere che l’ormai famoso “salto di specie” da animali all’uomo e viceversa è tremendamente e percettibilmente aumentato e di conseguenza le pandemie sono sempre in agguato dietro l’angolo. L’uomo da tempo ha intrapreso la via della estinzione se paragonato con gli animali che egli miserabilmente ha addomesticato ed assoggettato alla sua stupida volontà (cane, gatto, cavallo ecc.)

Oramai l’umano ha iniziato ad intraprendere tendenze di vivere “in branco” ma anche questo aspetto è incredibilmente e solitamente fisico, nella realtà vive in stato di isolamento: quante volte abbiamo osservato gruppi di giovani e meno giovani, ognuno intento con il “telefonino” disinteressandosi della presenza dell’amico/a, vive nel branco   ma allo stesso tempo isolato dal medesimo.  Vivere nella società non significa “ammassare” con gli altri, ma condividere i propri ed altrui spazi

Pertanto  “Il Virus lo stiamo contenendo o affrontando!”

Come si affronta un virus, ovvero quali sono le misure di prevenzione e terapie da intraprendere?

Nel corso dei secoli abbiamo adottato varie misure anche se non tutte sono risultate efficaci, perché la scienza ha individuato ed osservato solamente alcuni decenni or sono con la creazione del “Microscopio Elettronico”. Però sinora abbiamo preso coscienza che è assolutamente vietato sottovalutare questo “simpatico elemento” dal momento che è sulla Terra da oltre tre miliardi di anni, un aspetto orientativo che specifica inequivocabilmente la complessità di questa cosiddetta “entità biologica”, da decenni oggetto di studi in tutto il Pianeta.

Possiamo enunciare che nel corso di questi decenni la comunità scientifica, istituzionale e sociale, ha individuato alcune misure di prevenzione per evitare il contagio:- Indossare sempre la mascherina negli ambianti chiusi … lavarsi spesso le mani …evitare il contatto con persone infette o che soffrono di infezioni respiratorie… evitare abbracci e strette di mano… mantenere le distanze di almeno 1 metro… starnutire o tossire con un fazzoletto al naso… evitare l’uso di bottiglie o bicchieri… non toccarsi gli occhi, naso e bocca con le mani.

Tali sono le precauzioni da osservare, ma alcune di esse quali le distanze (gli assembramenti) l’uso obbligatorio della mascherina ed altro, sono stati oggetto di sanzioni stabilite con apposite norme, dal momento che è l’uomo (ed aggiungerei gli animali affettivi mai smentiti) i veicoli di contagio ed infezione!

Orbene … se questa pandemia si è protratta da oltre un anno è evidente che le norme di prevenzione non sono state rispettate ed i controlli non sono stati realizzati efficacemente; la arcinota “quarantena” nelle zone rosse o tutte le altre misure contrassegnate in altri colori non hanno estinto il virus lo hanno solamente contenuto e non sempre, considerato che non raramente siamo ritornati al cambio di questi “affezionati” colori.

       Eviterei di entrare nello argomento “vaccino” già peraltro iscritto in altre edizioni per soffermarmi su un concetto molto importante inerente allo status di libertà della persona sancito inequivocabilmente dalla nostra stupenda Costituzione: –

Le epidemie o pandemie sono momenti gravi per la salute del cittadino come iscritto chiaramente nella Costituzione, ove lo stato fisico e psichico dell’uomo insieme alla libertà alla eguaglianza rappresentano i cardini della democrazia. Tuttavia ed in via del tutto eccezionale e limitatamente alla gravità del momento possono essere intraprese alcune misure che limitano le libertà del cittadino per tutelarne nel contempo la salute (art.32 della Costituzione) e solamente in casi straordinari e d’urgenza possono essere adottati provvedimenti provvisori con forza di legge (Art.77 Costituzione).

Il cosiddetto “stato di necessità o emergenza” fluìto dalla virulenza della delineata “entità biologica” ovvero il Coronavirus non può estendersi per tutta la vita dell’uomo,

Infatti, come abbiamo iscritto in altre circostanze moltissime persone sono in stato di immobilismo nelle rispettive abitazioni ove ascoltano increduli le notizie del giorno, “15000 infettati e 400 deceduti da coronavirus ed ancor…”  notizie che infondono angosce e non escluso paure. Il problema è reale e drammaticamente pericoloso! Da considerare (lo dice la scienza) che genera patologie gravissime, più gravi dello stesso Coronavirus in particolare per persone anziane o in stato di sofferenza.

Ascoltiamo alcuni commenti nel sociale probabilmente fantasiosi o eccedenti riferiti ai finanziamenti della Comunità Europea, ove  il virus potrebbe sparire per incanto dopo la erogazione del danaro e debbo nel contempo  osservare che nei ricordi dell’andato questi “sospetti” possono essere legittimi se le Istituzioni non daranno risposte adeguate per allontanare queste elucubrazioni maligne.

Oramai il vaccino è divenuto un alibi per far trascorrere altri mesi, la scienza e la esperienza sul campo insegnano che  la epidemia/pandemia debbono essere estinte nel più breve tempo possibile, la cosiddetta quarantena o “quarantina” come la definivano affettuosamente gli ideatori Veneziani nel tredicesimo secolo, insieme al rispetto delle norme e controlli scrupolosi da parte delle Istituzioni sono sicuramente interventi efficaci per liberarci una volta per tutte dal virus.

Il contatto umano deve essere evitato puntigliosamente perché, ripetiamo, sono gli   uomini ed (aggiungo gli animali cosiddetti affettivi) che contagiano i suoi simili, e da tenere ben presente che senza la cellula ospite il virus si estingue: sono misure efficaci  già sperimentate nell’andato ed hanno sempre funzionato efficacemente quando sono state applicate scrupolosamente!

Appare evidente esaminare se queste reiterate indecisioni “confortate” dalla somministrazione dei vaccini, ovvero quel prendere tempo per ottenere nel futuro quella “immunità di gregge” enunciata nel remoto e recente passato ove il tempo può trascorrere lentamente ed inesorabilmente luttuoso ed intriso di sofferenze, ovvero  intraprendere una brevissima e inflessibile quarantena ed estinguere il virus in brevissimo tempo?

Sono valutazioni ove la politica e la scienza intrecciano meravigliosamente ed offrono le opportunità per intraprendere la via della saggezza che non è certamente quella, considerato il momento, del lungo periodo dal momento che questa umanità manifesta evidenti segni di spossatezza provocati da sofferenze, lutti e forti disagi economici e finanziari, peraltro già esistenti e per ultimo aggravati sensibilmente da questa maledetta pandemia mal curata!

      Il pensiero ove la modestia non ha mai trovato dimora solitamente indugia sulle propensioni sapienti del Grande Amico Delfino Santaniello non raramente nominato “ad honorem causa“  alla Etica Cattedra della coeva società ove i sentimenti aprono visioni sui comportamenti umani che fanno oscillare la bilancia sul crepuscolo del tedioso contenimento …

      Che il futuro ci sia amico …

 

 

Claudio Cianchella