Presentato il libro “L’ultimo Pasolini tra forma e realtà”

Rosella Lisoni

Presentato a Palazzo Papale presso la biblioteca del Cedido l’ultima fatica letteraria di Rosella Lisoni, edito dalla rinomata casa editrice “Sette Città”, il libro “L’ultimo Pasolini tra forma e realtà”.

Rosella Lisoni ha avuto come alterego il dottor dottor Antonio Bisogno che l’ha più volte sospinta puntualizzare le situazioni e le emozioni dell’artista Pasolini di cui ricorre il centenario della nascita.

Lisoni nel volume, ha disegnato con tratti salienti l’ ultimo periodo di vita del regista che va dagli anni 1972 agli anni 1975.

Un periodo, questo della vita dell’artista, molto ricco a livello creativo: pensiamo alla produzione de gli Scritti Corsari, il film Salò, al romanzo-allegoria Petrolio (definito da lui stesso una specie di “summa” di tutte le sue esperienze).

Rosella Lisoni Presentazione

Ma è stato detto anche in quel periodo l’uomo è un Pasolini critico del reale, incupito e rattristato dall’avvento del capitalismo borghese responsabile del ‘genocidio culturale’ e della desacralizzazione della società, ciò porta in molti ad accusarlo di aver tralasciato la letteratura vera per la sua “infatuazione tecnocratica” ma ciò per Pasolini non era vero, lui pensava che l’industria culturale avrebbe reso marginali sia la cultura umanistica che quella tradizionale, lui riusciva a contrastare concetti critici e nelle discussioni non ne usciva mai indomito.

Rosella Lisoni Presentazione

Un Pasolini quindi che continua la lotta in solitudine, abbandonato e messo all’angolo, ma sempre pronto a gettarsi col corpo nella lotta, a sporcarsi le mani come affermava lui, che pensava che gli estremisti di sinistra fossero apparentemente rivoluzionari.

Un Pasolini che rivolge le sue attenzioni non più al sottoproletario, ormai imborghesito, ma agli intellettuali producendo opere complesse, difficili ma di enorme valore artistico.

Rosella Lisoni Libro

Durante l’evento Rosella Lisoni ha tratteggiato anche il profilo del grande intellettuale del 900 e ha relazionato sulla sua produzione filmica da Accattone a Salò.

Non sono mancati rimandi relativi alla sua produzione letteraria dalle prime Poesie dove l’evolversi sembrerebbe prevalere l’impianto saggistico della lingua a scapito dell’idea narrativa ai Romanzi e alla sua attività di giornalista. Un libro di Biblioteca 52 da non tralasciare di leggere.