Quando amore ed arte creano meraviglie

Letteratura, Musica, Scultura e Teatro per Giulia Farnese

Ieri alla Scuderie Farnesiane di Capodimonte con un pubblico da “prima” si è aperto ufficialmente l’anno di celebrazioni del 5° centenario della morte di Giulia Farnese, nobildonna nata a Capodimonte.

L’evento ideato e organizzato dalla scrittrice e sceneggiatrice Roberta Mezzabarba, che dedica il suo tempo libero a realizzare con successo delle splendide iniziative culturali, ha richiamato tanto pubblico nella grande sala delle scuderie Farnesi che i locali chiamano il “Casaletto”, messa a disposizione dal Comune di Capodimonte. Il sindaco Mario Fanelli, presente all’evento, nell’introdurre la Mezzabarba ha detto di essere rimasto piacevolmente sorpreso da tanto interesse per l’evento culturale e ringraziato per il lavoro di divulgazione svolto anche nelle Scuole di Capodimonte.

La scrittrice ha guidato gli spettatori lungo un viaggio che è iniziato sette anni fa, quando ha deciso di scrivere il suo ultimo romanzo, IULIA FARNESIA – Lettere da un’anima.

La prima commistione di arti è arrivata con il disvelamento del mezzo busto di Giulia Farnese da parte Maestro scultore ed orafo Francesco Maria Capotosti. Mezzabarba lanciò al Capotosti la sfida di ricostruire il VERO volto di Giulia Farnese.

«Con metodo scientifico – ha comunicato Capotosti – ho comparato i dati antropometrici del volto dei probabili ritratti di Giulia, dando un’anima a questa donna attraverso il romanzo di Roberta Mezzabarba. In più ho creato dei gioielli che adornano la terracotta, immaginando che la stessa Giulia fosse venuta da me per commissionarmi un set orafo».

La scrittrice poi ha ripreso i fili della narrazione e guidato abilmente gli spettatori nella vita di Giulia, fino a chiamare accanto a sé il Maestro Tiziano Grossi, al quale aveva chiesto di comporre un brano per Giulia.

«Non è la prima volta che compongo per Roberta – ha sottolineato l’artista – tutte le volte che il telefono squilla e vedo il suo numero, sono pronto a nuove sfide. Ho voluto comporre un tango potente che la potesse descrivere, e lo ho intitolato “Iulia Mirada”. Questo brano è lo sguardo di Giulia nella cultura del genere musicale al quale inconsapevolmente è sempre appartenuta» La musica poi ha riempito lo spazio e le anime di tutti gli intervenuti.

L’autrice ha parlato ancora del suo romanzo «Questo fortunatissimo romanzo IULIA FARNESIA – Lettere da un’anima, vede la luce due anni fa: volevo che tutti conoscessero la VERA storia di Giulia Farnese, tanto che in 24 mesi il libro è stato tradotto e pubblicato nel mondo in 14 lingue, fra cui l’inglese, il cinese, il giapponese, l’arabo e molte altre.»

A questo punto la Mezzabarba ha chiamato vicino a sé la sua traduttrice in russo, Olga Maydan, che emozionata racconta il su percorso nella traduzione,e il legame inscindibile che ha stabilito con Giulia Farnese e con la Mezzabarba: «Da un certo punto in poi ho cominciato a chiamare Roberta con il nome di Giulia, come se vedessi il lei la proiezione di questa grande donna!».

La serata è culminata poi con la pièce teatrale scritta e diretta dalla Mezzabarba: in scena La piccola Compagnia Teatrale del Giglio, composta da Sonia Bortolozzo (nei panni di Giulia), Claudia Luciani (nei panni di Lucrezia Borgia), Enrico Coincioli (voce narrante), Diana Sassara (la fedele Berna) e come aiuto regia Danilo Monti di E.I.P.A.A. (Ente ben consolidato sul territorio provinciale sempre presente alle maggiori manifestazioni culturali).

In  questa grandiosa occasione la pièce è stata arricchita dai balli rinascimentali a cura dell’A.C. Paolo III di Canino capitanata da Laura Rizzi e dall’A.C. I Virelai di Ladispoli guidati da Maria Teresa Mascioni. La manifestazione ha riscosso applauso dai presenti in sala che hanno apprezzato lo spettacolare evento.