Il 27 maggio 1949, con l’articolo 2 della legge n. 260 “Disposizioni in materia di ricorrenze festive”, la Festa della Liberazione è stata istituzionalizzata stabilmente e il 25 aprile è giorno festivo, insieme alla festa nazionale italiana del 2 giugno.
Da allora, annualmente in tutte le città italiane – specialmente in quelle decorate al valor militare per la guerra di liberazione – vengono organizzate manifestazioni pubbliche in memoria dell’evento.
Tra gli eventi del programma della festa c’è il solenne omaggio, da parte del Presidente della Repubblica Italiana e delle massime cariche dello Stato, al Milite Ignoto con la deposizione di una corona d’alloro in ricordo ai caduti e ai dispersi italiani nelle guerre.
Anche a Viterbo è stata celebrata in forma sobria la ricorrenza. In Piazza dei Caduti dove l’Aves ha allestito una postazione dove hanno preso posto le autorità civili e militari della Tuscia.
Un picchetto d’onore composto da militari dell’Aves, dell’A.M., dei Carabinieri e della Guardia di Finanza ha reso gli onori al Prefetto Bruno che poi accompagnato dal generale Andrea Di Stasio e dalle cariche amministrative della città hanno deposto una corona ai piedi della lapide che porta incisi i nomi dei caduti civili (certo che una sistemata al muro dell’Ex chiesa degli Almadiani dove è collocata la lapide per la cerimonia sarebbe stato opportuno n.d.r).
Poi il corteo si è diretto al monumento ai caduti dove anche li due agenti della polizia locale hanno collocato una corona d’alloro sistemata simbolicamente dalle autorità presenti mentre nell’aria si disperdevano le note dello struggente silenzio fuori ordinanza.
