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COVID e scuola dell’obbligo: una mamma disperata, 6 tamponi in 11 giorni, scrive a Draghi

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La mamma di 3 bambini in età scolare, precisamente nella fascia della scuola dell’obbligo scrive una lettera aperta al Presidente Draghi, al Ministro Bianchi, al Presidente Regione Lazio.

La mamma dichiara: “Ho fiducia nella scuola e proprio perché so essere il posto più sicuro per loro, il 10 gennaio hanno ripreso le attività in presenza, non mi sono mai tirata indietro pensando alle conseguenze che avremmo avuto, come minimo delle quarantene ovvio!

Tre bambini in tre fasce scolastiche diverse è facilissimo intercettare subito tra i compagni qualche positivo. In 11 (undici) giorni di scuola frontale, tralasciando i sabati e le domeniche, abbiamo fatto 6 tamponi, SEI TAMPONI IN 11 giorni! Sottolineo che ho scelto di vaccinare i miei figli quindi partivamo con un piedino leggermente in avanti…

 

Primo figlio: caso positivo, inizio testing con T0 e T5 (per chi non è pratico tampone zero e tampone dopo 5 giorni) dal tampone zero i bambini devono obbligatoriamente portare FFP2 fino a T5. Nel frattempo a catena spuntano positivi come fiori nella stessa classe… Siamo fortunati riusciamo ad andare avanti, come Indiana Jones (versione Covid) strisciando nel fango.

 

Secondo figlio caso positivo, la storia si ripete come prima, arriviamo al T5 respiro di sollievo ce l’abbiamo fatta, in questo momento Indiana Jones (versione Covid) ha attraversato il ponte di legno. NO! La Asl, che è attiva come bradipo Flash in Zootropolis ci comunica che la classe non è salva, ma in quarantena per più di due casi positivi. Per tre giorni faranno una quarantena, i bambini positivi non hanno contatti da tempi immemori e i 5 giorni, ma anche più dall’ultimo contatto sono passati da un pezzo.

Indiana Jones (versione Covid) è appeso con due mani lungo il ponte di legno e sta per precipitare nell’Oceano di fuoco.

 

Terzo figlio: compagno positivo al 2 giorno di rientro dalle vacanze, Indiana Jones (versione Covid) ha preso un palo in faccia. Tiriamo avanti… poi non so, assenti , presenti e niente ci ritroviamo in quarantena, solo i vaccinati possono frequentare… bene noi lo siamo andiamo. Il sabato e la domenica la Asl detta Flash il bradipo lavora come una forsennata comunicando inizi e fine quarantene senza che ci fosse un domani. In 3 (TRE) giorni entriamo e magicamente usciamo dalla quarantena.

Indiana Jones (versione Covid) è messo sul girarrosto indigeno ma non fa in tempo a cuocere che viene salvato. Anche stavolta è finita.

No ahimè non è finita! Indiana Jones del Covid non riuscirà a salvarsi! Mentre vi scrivo le chat ed i registri elettronici dei miei figli impazzano e mi comunicano che presto tutti saranno a casa indistintamente se vaccinati o meno, in DAD.

Questa non è la mia presa in giro di una situazione assurda, ma la sdrammatizzazione di un fenomeno che sta massacrando intere famiglie.

In 11 giorni di scuola 6 tamponi ad 8 euro fatevi il conto.

11 giorni di FFP2 da adulto per il grande e 22 mascherine FFP2 baby (rifatevi il conto).

I miei figli a scuola stavano bene, sono al sicuro e rispettano le regole il problema è a monte. Non si possono continuamente dare quarantene di massa, non ci si può più tamponare senza avere mezzo sintomo. Bisogna che qualcuno riporti il tutto ad una situazione vivibile. I bambini, i ragazzi sono traumatizzati da una situazione che deve essere subito analizzata e fermata! È gravissimo sottoporre i bambini a questo stress psicologico di casa-tampone-scuola-tampone-casa.

BASTA! Che qualcuno ascolti le famiglie, la gente non può andare a lavorare per pagare i tamponi nelle farmacie (trovate posto se ci riuscite per fare un tampone), così come chi continua ad essere ligio alle regole non può subire le quarantene altrui.

Fermatevi! Riflettete. Vi invito ad emanare delle regole e delle Norme Nazionali che siano affini al mondo scuola, non campate su presupposti e statistiche, ma su basi certe. Chiamate i Presidi e i Dirigenti quelli che hanno deciso di eseguire le regole date dallo Stato, RIAPRIRE IN SICUREZZA, fatevi raccontare cosa sta accadendo nelle loro scuole perché le norme non sono chiare e specifiche.

Chiamate i Pediatri costretti a fare solo tamponi, tutto il resto passa in secondo piano, purtroppo i bambini non si ammalano solo di Covid, ma anche il cuore, l’anima va curata di questi bambini.

Dovevano essere raddoppiati i servizi di testing sui Drive di zona, non è vero! Non ce la fanno a sostenere questa ondata senza controllo!

Alleggerite il carico altrimenti non ne usciremo davvero più!”.

 

Una mamma che ogni sera è costretta ad asciugare il sudore dei Pavor Nocturnus dei propri figli (se non sapete cosa siano, fareste bene a documentarvi!)

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