10.1 C
Viterbo
HomeComuni della provinciaViterbo“Libera di essere donna nella scuola, nella società, nel mondo del lavoro”,...

“Libera di essere donna nella scuola, nella società, nel mondo del lavoro”, un evento per discutere delle disuguaglianze e degli stereotipi di genere

Pubblicato:

Un evento per discutere delle disuguaglianze e degli stereotipi di genere. Un evento per capire come combatterli insieme, istituzioni e società civile, diffondendo una cultura del rispetto e dell’uguaglianza.

Si potrebbe riassumere così, in poche parole, l’evento “Libera di essere donna nella scuola, nella società, nel mondo del lavoro” organizzato dalla Provincia di Viterbo che si è svolto questa mattina presso la Sala del Consiglio dell’Ente in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Ma in realtà è stato molto di più: vi hanno partecipato infatti tantissime donne rappresentanti delle istituzioni, di enti pubblici, dell’associazionismo, del mondo delle scuole e del volontariato, ognuna delle quali ha impreziosito la qualità del dibattito portando le proprie esperienze e punti di vista.

Un incontro dunque non scontato, ma che anzi ha analizzato la spinosa questione delle disuguaglianze di genere da molteplici punti di vista analizzando come si formano i pregiudizi e quali implicazioni dirette comportano nella vita quotidiana – ad esempio la disparità salariale -, tracciando però le linee guida per combatterli.

Dall’incontro è emerso come l’unica vera via sia quella di favorire una cultura del rispetto della dignità della persona, l’unica strategia di lungo corso che possa davvero spezzare le catene dei pregiudizi e rendere l’Italia un Paese più libero e inclusivo. Una strategia che, tra l’altro, chiama in causa tutti, dalle scuole alla politica.

“È indubbio che essere uomini renda la vita più facile – ha commentato il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli -. A parità di competenze professionali, per fare un esempio, l’uomo guadagna di più. A parità di condizioni professionali, invece, alla donna viene richiesto di essere più qualificata rispetto all’uomo. Una condizione che nel 2024 è inaccettabile in un Paese come l’Italia”.

“Ma l’esempio lo dobbiamo dare tutti – ha aggiunto -. Basti guardare la politica sia locale che nazionale: nella Tuscia la stragrande maggioranza dei sindaci è composta da uomini, a Roma la stragrande maggioranza dei parlamentari è composta da uomini. Solo favorendo la cultura del rispetto e dell’uguaglianza, nelle scuole come nel mondo del lavoro e nelle istituzioni, riusciremo davvero a dare piena applicazione ai precetti della Costituzione italiana, che prevedono uguali diritti e opportunità per tutti indipendentemente dal genere”.

Il Presidente Romoli ha concluso l’intervento ringraziando la Consigliera di parità supplente della Provincia di Viterbo, Dominga Martines, e la Consigliera provinciale con delega alle pari opportunità, Giulia De Santis, per aver organizzato l’evento. “Dibattiti come questo sono rari – ha infatti commentato Romoli -. Quella di oggi è stata una giornata importante per tutta la Tuscia”.

Maurizio Brodo
Maurizio Brodo
Direttore responsabile

Articoli correlati

Articoli recenti