12.9 C
Viterbo
HomeComuni della provinciaViterboPrimo convegno Internazionale 'Le reliquie della Chiesa': storia, falsificazioni e traffici illeciti

Primo convegno Internazionale ‘Le reliquie della Chiesa’: storia, falsificazioni e traffici illeciti

Pubblicato:

Il I Convegno internazionale “Le reliquie della Chiesa. Storia, falsificazioni e traffici illeciti” del Centro per gli Studi Criminologici di Viterbo, svoltosi sabato scorso in collaborazione con il Centro Studi Santa Rosa di Viterbo, alla sala Quattrocento del Monastero di Santa Rosa, ha avuto un grande successo di critica e presenze.

Il dott. Andrea Natali, moderatore del convegno e Direttore della SAG – Scuola Biennale di Alta Formazione in  “Archeologia Giudiziaria® e Crimini contro il Patrimonio Culturale” del Csc Viterbo, ha coordinato i lavori. Sono stati presenti dando lustro all’evento il vescovo di Viterbo Orazio Francesco Piazza, che ha tenuto una prolusione iniziale, e la Dott.ssa Bianca Bellucci, Consigliere in materie giuridiche del Ministero della Cultura. Ha portato i saluti del Csc il presidente Marcello Cevoli. Relatori del convegno sono stati a dott.ssa Martina Caroli, Storica, Università di Bologna, sul tema “Collezioni antiche della Biblioteca Universitaria e Digital Library di Ateneo. Santi ladri e ladri di Santi”; l’avv. Riccardo Nodari, penalista Patrocinante in Cassazione, docente in materia di diritto penale applicato ai beni culturali e membro del Comitato Scientifico della SAG,  su “Gli aspetti normativi”; la dott.ssa Eleonora Rava, FRHistS, University of St Andrews e la dott.ssa Anna Proietti del Centro Studi Santa Rosa ETS, su “Le reliquie del Monastero di Santa Rosa”.

Abbiamo intervistato il Dott. Andrea Natali

Perché la Scuola biennale di Alta Formazione in “Archeologia Giudiziaria® e crimini contro il Patrimonio Culturale” si occupa delle reliquie della Chiesa?

“Le reliquie, ovvero ogni resto del corpo o anche ogni oggetto che è o si presume appartenuto o connesso a una persona venerata come santa, e le vicende ad esse legate, indipendentemente dal punto di vista, fanno parte del nostro Patrimonio Culturale: ad esempio sono protagoniste nella letteratura e nella storia dell’arte. Nel Decameron di Giovanni Boccaccio, si riportano fantasiose reliquie di Frate Cipolla.

Giovanni Calvino pubblica nel 1543il Trattato delle reliquie ed esiste anche un filone letterario detto L’invenzione delle reliquie. Anche la storia dell’arte è pregna di reliquie. Un esempio significativo è rappresentato dalle Storie della Vera Croce di Piero della Francesca.

Ma per quanto qui concerne, le reliquie sono state fra i primi beni oggetto di furto, falsificazione, traffico illecito, ovvero crimini contro il Patrimonio Culturale

Per affrontare gli argomenti relativi ai crimini contro il Patrimonio Culturale occorrono conoscenze articolate e complesse come quelle fornite dalla Scuola biennale di Alta Formazione in “Archeologia Giudiziaria® e crimini contro il Patrimonio Culturale” (SAG), che ho l’onore di dirigere, attivata dal Centro per gli Studi Criminologici

Ecco il motivo per cui, in collaborazione con il Centro Studi Santa Rosa, abbiamo pensato al convegno con l’obiettivo di fare chiarezza su aspetti storici, sociologici, giuridici relativi alle reliquie”.

Falsificazioni e traffici illeciti sono come ha specificato sono crimini contro il Patrimonio Culturale: quali sono gli aspetti giuridici?

“La storia e l’attenzione alle reliquie ha inizio con Sant’Elena, madre di Costantino. Con il rinvenimento della croce di Cristo, nel IV secolo d.C., si ‘diede il via’, alla caccia di reliquie, che ben presto divennero un qualcosa che tutti volevano possedere, ricchi o poveri, laici o religiosi, sovrani o istituzioni soprattutto fra il VI e il X secolo.

Questo commercio di reliquie, anche se era illegale, non era mal visto neanche da parte del clero e delle comunità monastiche che spesso loro stesse diventavano trafficanti perché avevano bisogno di reliquie. Quest’attività si prestava ovviamente a molte frodi: uno stesso santo poteva essere venduto a vari compratori, a pezzi o addirittura intero, soprattutto se era popolare.

Ma anche nella situazione attuale i furti sono all’ordine del giorno. Negli ultimi 40 anni sono stati trafugati in Italia, soprattutto dalle chiese, circa 6.000 reliquiari e un numero considerevole di oggetti religiosi solitamente realizzati con materiali preziosi e facilmente riciclabili.

Ma non mancano furti della sola Reliquia lasciando sul luogo il reliquiario.

Come per le merci più comuni, il traffico illecito delle reliquie passa per il Commerci on line

Nel convegno l’Avv. Riccardo Notari (componente del Comitato scientifico della SAG) ha sottolineato egregiamente che furti, falsificazioni e traffici illeciti sono puniti nel nostro ordinamento giudiziario ma manca uno specifico riferimento al valore religioso del bene come succede invece per il valore culturale del bene culturale”.

La presenza e gli interventi introduttivi del Vescovo di Viterbo, molto interessato all’argomento, e della Dott.ssa Bellucci Consigliere in materie giuridiche del Ministero della Cultura, hanno nobilitato ulteriormente il convegno ma la scelta del luogo è stata determinante per gli argomenti trattati?

“Quale luogo migliore per organizzarlo del Santuario Santa Rosa da Viterbo dove è conservato il corpo di Rosa oltre che altre reliquie della santa viterbese, e, grazie alla dott.ssa Eleonora Rava, direttrice dell’archivio, e alla dott.ssa Anna Proietti (entrambe fra i relatori del convegno dove hanno illustrato le reliquie di Santa Rosa), nel 2021 è stata inaugurata la cappella delle reliquie”.

Articoli correlati

Articoli recenti