Rinnovo contratto Sanità, FIALS: “Le aggressioni al personale diventano parte della trattativa”

Belcolle

Si è tenuta ieri la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale per i lavoratori della sanità, temi in discussione: relazioni sindacali e lavoro agile.

«La Fials – scrive Vittorio Ricci, segretario regionale aggiunto FIALS – apprezza che dei piccoli passi in avanti siano stati fatti e che siano state accolte alcune nostre mozioni, anche se il lavoro da fare è ancora molto.

È un bene che sia stato sottolineato più volte che l’informativa deve essere preventiva e non posteriore all’attuazione di qualsiasi modifica organizzativa. Avremmo voluto fissare una calendarizzazione per la presa visione e la diffusione dell’informativa ma comprendiamo che per motivi tecnico-logistico su questo debba avere autonomia l’azienda.

È certamente una notizia importante il fatto che diventi oggetto di contrattazione integrativa il tema della salute e la sicurezza sul lavoro. Per la Fials è da sempre un tema irrinunciabile, fermare la violenza e garantire tutti i lavoratori è per il Sindacato una priorità. Abbiamo battagliato molto in questa direzione e questo è un primo fondamentale passo in avanti.

Bene che anche nel capitolo dedicato al confronto regionale sia stata introdotta la possibilità di poter avviare un confronto sulle linee generali di indirizzo per l’adozione di misure finalizzate alla prevenzione delle aggressioni sul lavoro.

Lavoro agile: la Fials ha chiesto di parlare di lavoro agile anche per le professioni sanitarie, si pensi ad esempio alla teleassistenza.

Attraverso l’organismo paritetico verranno normati i piani di formazione, smart working, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, le misure di prevenzione dello stress lavoro-correlato e di fenomeni di burn-out, i progetti di riorganizzazione collegati ai fondi del PNRR22 nonché sull’ eventuale esonerabilità dai servizi di pronta disponibilità del personale che abbia superato la soglia di 62 anni di età anagrafica al fine di formulare proposte all’Azienda o Ente o alle parti negoziali della contrattazione integrativa. Importante: qualora le aziende non attivassero questo organismo, le materie diverranno materie di confronto».