Viterbo, il Comune e la Provincia dicono NO all’ampliamento della discarica di Monterazzano

A seguito della Conferenza dei servizi che si è svolta martedì, si è resa necessaria una conferenza stampa congiunta sulla questione dell’ampliamento della discarica di Monterazzano presso la Sala Conferenze della Provincia di Viterbo. Sono intervenuti il Presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli e la Sindaca di Viterbo Chiara Frontini.

La premessa è che sia Provincia che comune hanno confermato un NO deciso e secco. A prendere la parola per primo stato Romoli che ha subito sottolineato che nella riunione con i sindaci della Tuscia tutti hanno espresso il loro diniego al proseguire ampliare o dimezzare la discarica di Monterazzono per metterla e disposizione delle province laziali.

Romoli ha tenuto a confermare la disponibilità di accettare i rifiuti di Rieti in quanto territorio limitrofo e devastato al terremoto per cui impossibilitato per il momento in quanto ancora impegnato nella ricostruzione dei centri disastrati e quindi pensare ad una discarica nuova o ad un ampliamento è impossibile.

“Si è sempre parlato di creare autosufficienza delle provincie nell’ambito ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) per i rifiuti ma la Regione ha solo pensato ad un dimezzamento soluzione che non piace in quanto ciò non risponde alle necessità dei comuni della Tuscia. Diminuendo l’area – ha proseguito Romoli -, ma ricevendo spazzatura da Roma ed altri comuni laziali si crea un grosso problema per la Tuscia, noi dobbiamo tutelare cittadini e territorio”.

Gli ha fatto eco la Frontini che ha rammentato come con Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T000082 del 12 aprile 2021 venne costituita sulla carta la Cabina di monitoraggio del Piano (di seguito denominata CMP) che doveva occuparsi del regime transitorio dando il necessario impulso alla nascita degli organi di gestione, sia dell’osservazione del dato (con l’adozione di una mappa dinamica dei flussi dei rifiuti che avrebbe dovuto a dare una fotografia in tempo reale su tutti i flussi lavorati degli impianti sia pubblici che privati) che poi si è rivelata un nulla di fatto. Del dimezzamento dei rifiuti esterni dalla Tuscia, diciamo che da 960.000 siamo passati a poco meno di 600.000 della volumetria. Dimezzamento che nasce per evitare proprio la necessità di rimboschimento e per evitare la parte di territorio che cade all’interno di un vincolo sollevato, dalla soprintendenza. Ieri in consiglio si è deciso di avviare l’impugnativa del parere procedimentale e quindi seguiremo anche ad impugnare gli eventuali atti autorizzativi.  

Quindi dalla conferenza stampa è venuto fuori in maniera determinata che la Tuscia dice no all’utilizzo della discarica di Monterazzano ai rifiuti di altre province deciso dalla giunta Zingaretti a discapito di Viterbo e di tutti i comuni della provincia.