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“Incanto”, la manifestazione al museo delle tradizioni popolari di Canepina nelle giornate della castagna

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Presso il salone IV Stato del Museo delle Tradizioni Popolari di Canepina, nel corso della 41esima festa delle Giornate della Castagna, si è svolto l’evento intitolato “Incanto”, un percorso di arte, racconti, musica e poesia, ideato da Sabrina Morbidelli, con la partecipazione di Enrico Concioli, Silvana Pagliaccia, Francesca Sorbera, Anna Maria Stefanini, Giovanna Sirolesi, Anna Finaroli e Maria Pina Arcangeli.

Il Museo è allestito all’interno di un Convento edificato agli inizi del Seicento, tende a sviluppare una conoscenza delle attività e dei processi culturali in una realtà storicamente determinata, permette riferimenti concreti al territorio alla sua peculiarità socio economica e culturale attraverso 19 sezioni dedicate alla vita quotidiana delle Comunità. Le sezioni spaziano fra: Religiosità popolare, Mondo dell’infanzia e scuola, Attività lavorative maschili e femminili, Ciclo della vita familiare e storia locale.

L’evento, svoltosi all’interno di questo storico edificio, è stato presentato da Sabrina Morbidelli. Grandi emozioni hanno regalato al pubblico le canzoni magistralmente interpretate dalla stessa Sabrina Morbidelli e Viviana Renzullo. Le poesie scritte e recitate da Anna Maria Stefanini, tratte dai suoi libri “In nome della Madre” e “La fenomenologia delle Ombre”, e quelle della Morbidelli recitate a intervalli da Sirolesi, Finaroli e Arcangeli hanno raccolto applausi dai presenti. Enrico Concioli ha presentato il suo libro, un romanzo psicologico intitolato “Germogli di luce attraversano l’ombra del grande fiume”, interpretando magistralmente alcuni passi importanti con riflessioni veramente interessanti.

Nel corso dell’evento è stata inaugurata la mostra di pittura di Silvana Pagliaccia e Francesca Sorbera che durerà fino al 1 novembre prossimo. Pagliaccia, dopo aver frequentato corsi di pittura da alcuni anni sta riscuotendo notevoli consensi esponendo in importanti gallerie della Capitale e della Tuscia con quadri che spesso lasciano stupiti. “Dipingere per me – ha dichiarato – è dare forma ad un’emozione, mentre provo un senso di leggerezza e benessere nell’anima”.

Sorbera vive a Valentano, i colori dei paesaggi della zona in cui risiede li trasmette, li riproduce tra l’illusione e la realtà in un turbinio di colori. I suoi sono lavori che rappresentano sempre un pensiero e la sostanza della vita.

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