7° Congresso Regionale della Fials con i delegati sindacali di tutte le ASL del Lazio

Si è svolto presso l’Abbazia delle Tre Fontane a Roma il 7° Congresso Regionale della Fials al quale hanno partecipato i delegati sindacali di tutte le ASL del Lazio e delle strutture sanitarie private accreditate.
L’assise congressuale, che ha visto la partecipazione del Segretario Nazionale della Fials Giuseppe Carbone, del coordinatore nazionale delle donne Fials, Elena Marrazzi, di rappresentanti del mondo sindacale e del volontariato, si è svolta in un clima costruttivo con
un interessante dibattito, incentrato sulle prospettive future della sanità laziale.
I delegati hanno eletto all’unanimità Vittorio Ricci segretario regionale della Fials, che guiderà l’organizzazione nel Lazio per i prossimi 5 anni e sarà sostenuto dai responsabili provinciali: Mauro Bufacchi (Roma), Claudio Mari (Rieti), Giancarlo Catani (Viterbo), D’Angelo Francesco (Frosinone), Sabina Iacobelli (Latina).
La necessità della unificazione in un solo contratto di lavoro nazionale delle tre aree oggi distinte, della dirigenza sanitaria, amministrativa e del comparto, rappresenta un traguardo fondamentale di tutti i lavoratori della sanità pubblica che la Fials del Lazio, intende raggiungere, di concerto con le iniziative della segreteria nazionale.
Altra priorità per la Fials, riguarda la corretta gestione delle emergenze in ospedale, l’eliminazione degli sprechi di materiale e di medicinali, la riduzione delle liste d’attesa. Si devono adeguare ed uniformare tutti i contratti di lavoro applicati attualmente nella sanità privata, sono sinonimo di palese sfruttamento e discriminazione. Un Medico, un infermiere o un OSS, nelle strutture sanitarie private accreditate, salvo rare eccezioni, oltre ad avere scarse tutele ed agevolazioni, guadagna mediamente tra il 20% ed il 30% in meno rispetto ai colleghi dipendenti ASL, che hanno già retribuzioni tra le più basse in Europa.
Eppure, molti non sanno che i dipendenti delle strutture sanitarie private accreditate, sono pagati con i fondi pubblici che provengono dalle regioni, quindi se hanno la stessa professionalità e se svolgono le stesse funzioni dei colleghi delle strutture pubbliche, perché sono meno pagati? Forse si lucra sulle loro spalle? Il dibattito, si è poi sviluppato, sugli aspetti che riguardano il confronto tra Fials e Regione Lazio, per portare a termine la stabilizzazione dei precari e per provvedere velocemente ad autorizzare le ASL alle assunzioni già programmate. Si deve urgentemente fronteggiare la grave situazione relativa alla grave carenza di quasi tutte le figure sanitarie, tecniche ed amministrative in tutte le ASL del Lazio.
Mancano centinaia di medici per i pronto soccorso, radiologi, anestesisti, ortopedici, internisti, tecnici di radiologia e di laboratorio, ostetriche e migliaia di infermieri ed operatori socio sanitari; mancano soldi per incrementare i fondi contrattuali per il salario accessorio, vanno messi in atto piani di miglioramento per il benessere organizzativo e di tutela contro le aggressioni agli operatori sanitari. La Fials regionale è in prima linea per rivendicare tutto questo, per il miglioramento delle prestazioni sanitarie a vantaggio dei pazienti e per il giusto riconoscimento economico e professionale dei lavoratori della sanità.