Alla scoperta del Chianti: storia, curiosità e successo di un’eccellenza italiana

Vino

Il Chianti è un vino rosso che nasce in Toscana, più precisamente sulle colline del Chianti, in un’area dalla ricca tradizione vinicola.

Dal 1984 è classificato a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, un marchio italiano che ne definisce l’area di produzione e il rispetto di un rigido disciplinare di produzione.

Nasce così un prodotto dalle qualità organolettiche eccellenti, dal passato glorioso e dal futuro brillante, tra i vini italiani più conosciuti, più apprezzati e più richiesti a livello internazionale: non è un caso che oggi risulti fra i prodotti enologici Made in Italy maggiormente esportati e consumati dagli eno-appassionati di tutto il mondo.

Vino chianti: territorio, vitigni e disciplinare

Il luogo in cui ha origine il vino chianti è un’area collinare di circa 70 mila ettari racchiusa tra le province di Siena, Firenze, Pisa e Arezzo, a circa 700 metri s.l.m.

Il territorio permette di fare una prima distinzione tra il Chianti e Chianti Classico, quest’ultimo prodotto in un’area più ristretta, considerata particolarmente vocata a questa produzione, che comprende otto comuni in tutto, ovvero Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, Tavarnelle Val di Pesa e San Casciano in Val di Pesa, per quanto riguarda la provincia di Firenze, e Radda, Castellina in Chianti, Gaiole e Castelnuovo Berardenga per la provincia di Siena.

Il chianti è prodotto principalmente da un vitigno a bacca nera, il Sangiovese, una delle varietà di viti più coltivate in Italia. Anche sotto questo aspetto, il disciplinare prevede una distinzione fra Chianti e Chianti Classico, dal momento che, anche se entrambi sono prodotti dallo stesso vitigno, per il primo è ammessa una quantità di Sangiovese pari al 70%, per il secondo pari all’80%.

Ma un’ulteriore differenza è data dall’affinamento a 12, 24 o 36 mesi, che permette di ottenere rispettivamente il Chianti Classico, il Chianti Classico Riserva o il Chianti Classico Gran Selezione. Per il taglio sono invece previsti altri vitigni a bacca rossa autorizzati, autoctoni o internazionali, come Canaiolo, Cabernet sauvignon e Cabernet Franc.

Storia e curiosità del vino Chianti

Il Chianti affonda le sue radici in una tradizione vinicola che gli etruschi ereditarono dai greci e che contribuirono ad affinare introducendo la selezione delle uve. Nel medioevo esistono tracce di un vino considerato precursore del Chianti, ma è nel 1400, quando diventa la bevanda favorita da Lorenzo de’ Medici, che il vino prodotto nel territorio del Chianti diviene popolare.

La svolta si ha nel ‘600, con Cosimo III de’ Medici, che ne regola la produzione tramite il cosiddetto Bando, ma la prima, vera definizione del Chianti moderno arriva solo nel ‘700, quando il “Barone di ferro”, Bettino Ricasoli, ne definì l’uvaggio attuale dando vita a un procedimento di fermentazione – oggi non previsto dal disciplinare – che conferiva al vino una piacevole effervescenza.

La vera consacrazione però arriva nella storia recente, dalla popolarità del secondo dopoguerra al riconoscimento come DOC, nel 1967, fino alla Denominazione di Origine Controllata e Garantita, nel 1984.

Chianti: degustazione, sentori e abbinamenti culinari

Il Chianti è un vino dalle caratteristiche organolettiche eccellenti. Alla vista si presenta con un colore rosso rubino dalle sfumature brillanti e dai riflessi granati; al palato risulta asciutto, a bassa tannicità, quasi vellutato, e restituisce un bouquet di sentori floreali – in alcuni casi anche di frutti rossi maturi come ribes o marasca – dalle note armoniche, piacevolmente speziate, che con l’invecchiamento possono affinarsi fino a risultare mentolate. Il finale è lungo e persistente e avvolge il palato con equilibrio ed eleganza.

Fermo e corposo, il Chianti è un vino che si sposa soprattutto con primi piatti al ragù della tradizione toscana e italiana e con i secondi di carni rosse.

Considerato tra i vini gastronomici per eccellenza e particolarmente adatto alle occasioni conviviali, è un abbinamento perfetto per la cacciagione o per accompagnare grigliate, tagliate di carne o la classica fiorentina. Inoltre, grazie ai suoi sentori, può esaltare anche il sapore dei formaggi stagionati e, in alcuni casi, è un ottimo accompagnamento per la pizza.