Sfruttamento lavorativo e lavoro nero, incontro in Prefettura con associazioni sindacali e datoriali

lavori agricoli
Line of strawberry pickers in the hot florida sun. Migrant workers working for low wages in field.

Si è tenuto oggi presso la Prefettura di Viterbo un incontro sulla tematica dello sfruttamento lavorativo e lavoro nero nel settore dell’agricoltura e sulla Rete del lavoro agricolo di qualità.

L’incontro voluto dal Prefetto Antonio Cananà per analizzare la situazione in cui verte un settore nevralgico per l’economia del territorio e verificare la presenza di fenomeni di illegalità ha visto la partecipazione delle associazioni sindacali di categoria, di quelle datoriali nonché dei soggetti istituzionali che operano in tale campo (Forze di Polizia, INPS, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Regione Lazio).

Da quanto emerso nel corso dell’incontro, sebbene il territorio provinciale  non sia connotato da particolari forme di sfruttamento o caporalato, si è, tuttavia, concordato di tenere alto il livello di attenzione al fine di evitare che possano svilupparsi, comunque, fenomeni capaci di sfociare in futuro in situazioni pregiudizievoli per il settore.

Al riguardo, il Prefetto, ferme restando le competenze istituzionalmente previste in capo ai vari enti, ha accolto positivamente la richiesta, formulata dagli astanti, di calendarizzare presso il Palazzo del Governo incontri a carattere periodico  nei quali, visto il ruolo decisivo rivestito dall’agricoltura  nel territorio, si possa effettuare un costante monitoraggio sulla corretta attuazione delle norme che disciplinano il settore e cogliere anzitempo eventuali aspetti critici.

Nel corso dell’incontro ci si è soffermati anche sullo stato di attuazione della Rete del lavoro agricolo di qualità che raggruppa le aziende agricole che si distinguono per il rispetto di norme in materia di lavoro, legislazione sociale, imposta sui resui redditi sul valore aggiunto.

In proposito è stata evidenziata la necessità che i meccanismi premiali, connessi all’iscrizione a tale Rete, siano ulteriormente ampliati e resi appetibili per le imprese agricole  al fine di poter sviluppare una agricoltura di sempre maggior qualità che possa consentire la crescita delle aziende e al contempo garantire migliori condizioni ai lavoratori.