Mammagialla

“Come già avevamo rappresentato ultimamente la situazione gravissima che investe il carcere di Viterbo, non sembra interessare l’Amministrazione Penitenziaria.” Quanto dichiara il segretario regionale USPP Daniele Nicastrini, dopo l’incontro sindacale avuto con la Direzione lo scorso 6 Febbraio. “L’incontro ha evidenziato una presenza effettiva di 166 unità della Polizia Penitenziaria rispetto ad un organico amministrato di 298 unità di cui circa 40 distaccato in uscita in servizi per conto del DAP e una parte consistente operante in altri servizi come Nucleo traduzioni, il reparto protetto presso ospedale cittadino”.

La riunione verteva sulla verifica dei carichi di lavoro dei servizi da svolgere all’interno della struttura, per garantire la sorveglianza detenuti, colloqui, il sopravvitto, lavanderia, ecc, sulla quale si stanno cercando soluzioni raschiando il barile nello sprofondo già in atto.

“Come Uspp Lazio, – prosegue Nicastrini – abbiamo detto che il limite di ogni soluzione è già in atto da tempo, che anche un semplice bar per il benessere del personale che opera anche più di 12 ore consecutive giornalmente è dismesso da tempo per coprire qualche posto di servizio, che il personale dedito agli uffici interni sono impiegati costantemente nei servizi a turno per garantire la vigilanza delle sezioni, una situazione che non ha risolto i problemi anzi li ha aumentati perché comunque devono anche garantire i servizi degli uffici dediti alla gestione complessiva dei detenuti”.

L’incontro alla fine ha sortito un effetto boomerang sulla quale la Direzione in considerazione delle posizioni assunte dalle rappresentanze sindacali, si è riservata di decidere ribadendo che questa situazione necessita di integrazioni, primo fra tutti i reparti detentivi.

“A tale precisazione della Direzione, si è ribadito la nostra contrarietà a soluzioni che non risolvono alcunché anzi acutizzano la crisi in atto. La riunione si è aggiornata per approfondire ulteriormente i carichi di lavoro di tutti i settori e servizi.”