“DegustiAmo il Natale”: successo per l’evento di Ancit e Tuscia in Bio alla Pensilina del Sacrario

I prodotti tipici locali della Tuscia e l’atmosfera natalizia viterbese ravvivano lo spazio Pensilina: l’iniziativa di Ancit e Tuscia in Bio

Salumi, formaggi, patate, verdure e ortaggi, tutti prodotti rigorosamente nella Tuscia, si fondono con l’atmosfera natalizia viterbese. L’iniziativa “DegustiAmo il Natale”, promossa da Ancit e Tuscia in Bio con il contributo della Regione Lazio e di Astral, ravviva lo spazio della Pensilina del Sacrario. Le produzioni locali biologiche di oltre aziende, tutte operative nella provincia, sono state protagoniste di un’esposizione che ha raccolto la partecipazione di cittadini e turisti.


“La valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali – ha spiegato Gaetano Carramusa, presidente di Ancit è per noi una priorità per lo sviluppo della Tuscia. L’iniziativa si sviluppa in vari rami, da quello degustativo ai mercatini di Natale a quello turistico, con percorsi enogastronomici guidati a Viterbo e negli spazi espositivi dedicati”. DegustiAmo il Natale si concluderà il prossimo 7 gennaio e, al termine di ogni evento, è previsto un buffet ricco di specialità provenienti in particolare dall’agricoltura biologica. Si spazia dalle verdure di Cooperazione Contadina ai salumi dell’azienda agricola Manca, dal formaggio de La cascina delle Pantane ai particolari prodotti a base di lumache prodotti dall’azienda agricola Castellani.


“Tuscia in Bio e Ancit – ha detto invece Luigi Pagliaro, presidente di SlowFood Lazio – hanno creato un contesto in cui l’agricoltura può operare con passione unendosi allo spirito natalizio. Tutti i dati fanno immaginare che il Natale sia il momento in cui turismo ed enoturismo facciano da volano per la crescita e lo sviluppo dei territori. Dobbiamo cominciare ad orientarci in questa prospettiva soprattutto nelle città d’arte come Viterbo, in forte crescita dal punto di vista dell’attrattività”.


È intervenuto anche l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Viterbo, il professor Silvio Franco: “Il taglio che abbiamo voluto dare al Natale viterbese quest’anno, con i mercatini tipici di via Marconi e quello di Tuscia in Bio, è quello di abbinare lo shopping con la dimensione agroalimentare delle nostre terre. La Pensilina è la dimostrazione di come questo primo esperimento di un mercato coperto sia riuscito nell’intento di ritagliare uno spazio caratteristico all’interno delle feste, creando momenti che non siano solo di degustazione e acquisto ma organizzando anche mostre fotografiche, presentazione di libri e convegni. La somministrazione e la vendita di prodotti delle aziende agricole del territorio offrono qualità e certificano che la Tuscia si propone in modo importante con le sue produzioni. Il Progetto di Ancit e Tuscia in Bio coglie lo spirito di costruire un Natale che abbia un forte accento sul settore agroalimentare, uno
degli asset e degli elementi su cui puntare per lo sviluppo della provincia”.


“Dietro a questa iniziativa – ha invece osservato il deputato Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente della Camera – ci sono idee e progettualità. L’unione tra realtà locali e globali fa sì che questa destinazione della Pensilina sia davvero molto interessante. Ancit e Tuscia in Bio hanno aperto uno spazio della città purtroppo sottoutilizzato, mettendo lo sportello turistico vicino a prodotti della gastronomia
viterbese. Un plauso va anche alla Regione e all’Arsial, che hanno contribuito. Lumache e affettati, salumi e
formaggi raccontano la Tuscia e, in questo momento, c’è tanta voglia di Tuscia in Italia. L’autenticità del
nostro territorio è un aspetto importante che va preservato”.


“Quello alla Pensilina – ha infine concluso Fabrizio Morucci, di Tuscia in Bio – non è un semplice mercato,
dato che al suo interno c’è una ludoteca e si svolgono mostre. È questo ciò che ci contraddistingue oltre alla
qualità dei nostri prodotti, l’apertura multifunzionale a 360 gradi. Abbiamo coinvolto artisti, musica e spazi
dedicati ai bambini in unico cartellone di eventi. Anche per quanto riguarda il mercato settimanale del
mercoledì abbiamo deciso di rompere gli schemi e proporlo il pomeriggio rispetto al classico della mattina.
Tentativi riusciti con successo. Speriamo di poter continuare in questa sede anche dopo la primavera”