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Lowinfood, il progetto europeo contro gli sprechi alimentari

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Presso lo stabilimento balneare Tibidabo Beach di Tarquinia Lido, è in corso l’iniziativa coordinata dall’Università degli Studi della Tuscia  per la sensibilizzazione sul tema del recupero del cibo.

“Lowinfood è un importante progetto di sensibilizzazione al tema degli sprechi alimentari – afferma Luca Secondi, docente di statistica economica all’Università degli Studi della Tuscia, responsabile della task di progetto e responsabile dell’operazione Regusto -, che ci sta consentendo di monitorare l’impegno degli individui nelle attività di consumo alimentare fuori casa”.
Presente anche Paolo Rellini cofondatore e responsabile operativo di “Regusto”.

L’iniziativa sta andando molto bene e ha riscosso interesse e successo da parte dei clienti dello stabilimento balneare e dei visitatori con grande soddisfazione degli organizzatori.

Si tratta di un progetto europeo finalizzato alla lotta contro gli sprechi alimentari Lowinfood EU2020, volto a monitorare, quantificare e ridurre le perdite di cibo nella catena di distribuzione, che coinvolge sia il settore Horeca, sia i consumatori finali. Una grande attenzione per l’ambiente caratterizza da sempre da Tarquinia e, in particolare, lo stabilimento Tibidabo. “Il nostro impegno per l’ambiente e la sostenibilità – commenta Marzia Marzoli, titolare dello stabilimento – ha spinto a unirci a questa importante iniziativa, insieme ai nostri partner di Regusto e dell’Università degli Studi della Tuscia”.

Il Tibidabo Beach ha infatti partecipato alla Task 5.6 dell’iniziativa, per l’uso dell’applicazione Regusto, innovativa piattaforma per l’acquisto di pasti preparati in surplus dai ristoranti a prezzi ridotti, ospiterà un evento per finalizzare la raccolta dati prevista dal progetto coordinato dall’Università degli Studi della Tuscia (Unitus).

Durante le due giornate di questo weekend di luglio, lo stabilimento balneare promuove dunque l’uso delle “Regusto bag” per consentire ai clienti di ritirare il cibo da asporto e coinvolgerli in un breve sondaggio che scaturirà dalla scansione del QR code stampato sulla confezione contenente la vaschetta  di Regusto che includerà anche la possibilità di scattare una fotografia al ritiro delle “Regusto bag” e al consumo dei pasti a casa.

Le immagini saranno usate per supportare la raccolta dati e valutare gli sprechi alimentari.

Clara Cicatiello, coordinatrice progetto ricerca Unitus, spiega, le finalità del progetto che coinvolge 27 partners di 12 Paesi e che l’iniziativa odierna è dedicata in particolare ai consumatori, che pranzano fuori casa, al ristorante.

Del resto, sostenibilità e alimentazione sono i due principali obiettivi dell’Agenda 2030 di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite oltre che delle strategie europee inserite nel Green Deal e del Farm to Work.

La sostenibilità alimentare è il primo step per tutelare l’ambiente ed è fondamentale per la nostra salute. Combattere lo spreco alimentare e le sue conseguenze deve essere una priorità economica, ecologica e sociale per i consumatori, le imprese, le istituzioni, le amministrazioni locali e le organizzazioni internazionali.

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