Apre a Orte la casa dei lavoratori al servizio degli operai edili e agricoli

Feneal Uil e Uila-Uil aprono una nuova sede a Orte. Una casa dei lavoratori al servizio degli operai edili e degli operai agricoli.

La casa dei lavoratori si trova in via Giordano Bruno 8 ed è aperta il mercoledì e il giovedì dalle ore 15 alle ore 18,30. Con la prospettiva da parte delle categorie sindacali di ampliare i giorni di presenza in base alle esigenze dei lavoratori. 

L’inaugurazione della sede, ieri pomeriggio, con il segretario generale della Uil Viterbo, Giancarlo Turchetti, e i segretari generali di Feneal e Uila, rispettivamente Francesco Palese e Antonio Biagioli. 

“La sede Uila-Feneal – dichiara Turchetti – va nella direzione che auspichiamo, quella di essere più vicino agli iscritti e alle persone, rispondendo alle loro necessità e problematiche per risolverle dal punto di vista dei servizi di cui possono avere bisogno, come Caf e patronato, sia dal punto di vista previdenziale che fiscale. Coprendo ed essendo il più possibile presenti sul territorio. Senza essere burocrati d’ufficio, come dice il nostro segretario generale nazionale Pierpaolo Bombardieri”. 

“Una scelta fatta – ha spiegato Palese – per due categorie, l’edilizia e l’agricoltura, per dare ai lavoratori una presenza efficiente, all’avanguardia delle necessità e pronta a rispondere in merito a qualsiasi pratica dovessero avere bisogno. I lavoratori, per quanto riguarda la Feneal, da Gianluca Nardo che da anni segue costantemente la zona di Orte e che quindi potrà rispondere, nel migliore dei modi possibile, alle domande dei lavoratori. Speriamo che i lavoratori vengano presso le nostre sedi e a Orte dove pensiamo di espandere ancora di più la nostra politica sindacale e la nostra efficienza tra gli operai”. 

“Aprire delle sedi territoriali – ha concluso infine Biagioli – è estremamente importante, perché categorie, come gli edili e gli operai agricoli, hanno un welfare e un’assistenza particolari. Quindi è fondamentale stare sul territorio, dando vita ad una seconda casa dove i lavoratori si possano confrontare e trovare risposta ai loro problemi e alle loro condizioni lavoratori e e sociali”.