Bolsena nel ventennio fascista, presentato ieri il volume di Quattranni, Dottarelli, Bruti e Ceccariglia

Bolsena Fascista

Un pubblico numeroso ed attento ha preso parte sabato pomeriggio alla presentazione del volume “Bolsena nel ventennio fascista” all’interno del bellissimo complesso del teatro san Francesco nella città del lago. Presenti all’incontro, oltre agli autori che hanno esposto una sintesi dei singoli argomenti trattati nel volume, anche la professoressa Maria Chiara Bernardini autrice della prefazione e Claudio Lattanzi della casa editrice Intermedia Edizioni.  I saluti istituzionali sono stati portati dal vice sindaco Andrea Di Sorte il quale si è rallegrato per la pubblicazione di un lavoro che contribuisce a tramandare la storia di Bolsena e del suo territorio, prescindendo dal significato politico di quel periodo compreso tra gli anni Venti e Quaranta del secolo scorso, ma analizzando obiettivamente vari e fondamentali aspetti della vita sociale, economica, religiosa della comunità.

Il ventennio fascista ha rappresentato a Bolsena uno spartiacque importante che, seppur con molte contraddizioni e in un contesto sociale caratterizzato da arretratezza, una diffusa povertà ed un clima sociale instabile, ha comunque comportato una spinta alla modernizzazione.

I quattro saggi che lo compongono, ad opera di Antonio Quattranni, Danila Dottarelli, Raffaella Bruti e Monica Ceccariglia, ricostruiscono i caratteri del Ventennio, con un equilibrato uso delle fonti archivistiche e la raccolta di un interessante apparato fotografico. Una ricca galleria fotografica fa rivivere volti, personaggi e panorami dell’epoca.

Il saggio iniziale presenta le vicende amministrative e l’attività delle organizzazioni del regime, a partire dal clima di malcontento e disagio sociale immediatamente successivo alla Grande Guerra e ricostruisce gli elementi che condussero alla fascistizzazione della cittadina. Segue la trattazione dei rapporti tra Stato fascista e Chiesa cattolica; si traccia una panoramica delle feste nazionali e delle solennità civili, militari e religiose del Ventennio nel contesto locale, evidenziando come ogni ricorrenza fosse occasione per spettacolari celebrazioni di massa nelle quali culto del littorio e rito religioso si intrecciavano a scopo propagandistico.

La gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica è un altro tema significativo affrontato attraverso una minuziosa ricognizione documentaria dalla quale si evidenzia il clima di intimidazioni, tensioni e violenze che pervasero Bolsena a partire dal 1921, in corrispondenza del dilagare delle violenze squadriste nella penisola, fino ai reati più comuni, commessi nel territorio dal 1928 al 1943. Conclude il volume la trattazione di un aspetto peculiare della cittadina lacuale: la gestione del lago e della pesca durante il periodo fascista. Intorno alla risorsa economica e ambientale più importante del luogo si intrecciano cooperativismo, corporativismo e autarchia, aspetti di cui si presenta una dettagliata ricostruzione a partire dalla legislazione e dimostrando come dalla metà degli anni Venti prese avvio una sostanziale trasformazione socio-economica del territorio, che interessò, insieme alla pesca, anche altri aspetti della valorizzazione del lago.   Bolsena del periodo fascista, gia disponibile nel sito internet della casa editrice, sarà in distribuzione a partire da mercoledi13 luglio.

“Bolsena nel periodo fascista”. Di Antonio Quattranni, Danila Dottarelli, Raffaelle Bruti e Monica Ceccariglia. 15 euro, Intermedia Edizioni 2021

https://www.intermediaedizioni.it/home/1099-bolsena-nel-ventennio-fascista.html