Lettera al Direttore
Gentilissimo Direttore,
la lettura dei giornali (TV, social, ecc.) di ieri e di oggi sulle candidature del PD per le prossime elezioni politiche, lascia sconcertati sin dai titoli d’apertura: La guerra dei seggi; Scontro sui candidati del PD; Paracadutati per un seggio sicuro, e via di questo tenore.
Cosa ci dice di questo partito, che è anche il mio, la rivolta, la protesta, la rinuncia di tanti che non hanno trovato un collegio sicuro o un posto da capolista che ne garantisca l’elezione?
Più in generale, poiché anche nelle altre formazioni già reazioni simili si sono manifestate e si manifesteranno a mano a mano che le caselle dei candidati saranno riempite, che cosa ci dice della politica in Italia oggi?
Intanto che gratta gratta la superficie dei valori, dell’impegno, della rappresentanza del territorio, delle “battaglie”, emerge l’unica merce oggi sul mercato, cioè l’interesse personale, quel “particulare” di guicciardiniana memoria, che alligna incontrastato ed insopprimibile in Italia da sempre.
Svela poi, non che ci volesse molto, quell’ipocrisia di fondo che nutre le carriere dei nostri politici, che ai primi intoppi, noncuranti di perdere una propria dignitosa credibilità, si sentono vittime sacrificali di chissà quale prepotenza, ingiustizia, complotto, ingratitudine, e se ne lagnano.
Ecco che spariscono il sentire comune, il partito come collettivo che comprende e supera il personale interesse, e che andrebbe sempre e comunque rispettato, non solo quando conviene; poi i programmi, i progetti, le cose da fare per la propria comunità non necessariamente solo da uno scranno parlamentare; per non parlare dei VVVALORI!
Una pessima legge elettorale che nessuno ha voluto cambiare (eccezione FdI), con il taglio unanime dei parlamentari, hanno portato alla luce il livello pessimo della nostra politica, di cui dobbiamo tutti prendere atto.
Francesco Chiucchiurlotto (PCI, PDS, DS, PD)
