Noi per Vetralla: A rischio la guida del distretto socio sanitario

Comune Vetralla

L’assessore Palombi rassicura, ma i sindaci del comitato del distretto pronti al cambio in caso di mancato raggiungimento degli obbiettivi

«Tutto a posto madama la Marchesa, ma anche no! Nell’agguerrita spartizione delle poltrone, tra dimissioni e veementi proclami di tragurdi raggiunti nell’evidente ovvietà che diversamente non poteva essere, è rimasta nascosta nell’ombra un’altra chicca della sgangherata compagine del sindaco Coppari, per opera di uno dei suoi più eminenti assessori, quello alle Politiche Sociali.
Con atto d’imperio – comunica Giulio Zelli Menegali NOI PER VETRALLA – all’inizio del nuovo anno, l’assessore Palombi, decide autonomamente di “adeguare” l’ufficio che si occupa della gestione dei contributi regionali e non solo di ben 13 comuni, oltre al nostro, in campo socio sanitario e si parla di cifre a sei zeri!
La cosa all’inizio sembra funzionare, accompagnata dalla solita trionfante prosopopea di cui questa amministrazione ci ha abituato. Fino a quando ci si accorge che nella comunitaria gestione tra sindaci  della cosa, nessuno di questi era stato messo al corrente di un così significativo cambiamento, malgrado nel frattempo fosse intercorsa anche una riunione.
Tralasciando le affannose scuse per le non corrette comunicazioni e le giravolte carpiate per giustificare il tutto con un adeguamento ai regolamenti regionali, nella riunione riparatoria, emerge la seria e profonda perplessità di alcuni sindaci dell’inopportunità, a poco più di due mesi dalla presentazione del piano finanziario, di un tale sconvolgimento, rischiando il superamento dei termini fissati per richiedere i contributi regionali, ma la cosa più grave per il nostro comune è la non tanto velata minaccia di trovare un nuovo comune capofila qualora non si raggiungessero gli obbiettivi prefissati, ovvero i vitali finanziamenti del comparto socio sanitario.

Ma cosa significherebbe tutto questo per il comune di Vetralla? In primis l’azzeramento dell’ufficio (quindi riduzione di personale) dedicato a questa delicatissima gestione oltre alla umiliante perdita di prestigio dopo anni di apprezzato lavoro.

Ora, dopo i soliti strepiti del “ma voi perchè noi” sarebbe utile conoscere come l’assessore Palombi intende rassicurare i cittadini da una eventuale sciagura, magari senza obbligarci alle bibliche attese a cui questa amministrazione ci ha abituato per avere una risposta.
Visto che siamo in tema di risposte potrebbe anche correre il caso di far sapere ai cittadini, come richiesto da tre mesi in consiglio comunale, da dove sono usciti i soldi con i quali sono stati pagati e si ribadisce pagati, perchè ne dipendenti ne fornitori risultano insoluti, i servizi della partcipata del comune da gennaio a novembre, visto che è stato necessario, come avevamo annunciato e descritto con largo anticipo, un rifinanziamento di 120.000 euro?
I roboanti proclami di salvezza della partecipata del comune da parte dell’assessore, si infrangono di fronte alla spasmodica ricerca in bilancio di soldi non programmati. Da parte nostra con assoluto senso di responsabilità chiediamo di essere partecipi, nel principio della massima trasparenza, a collaborare ad ogni possibile soluzione affinchè siano garantite le necessarie tutele per la salvaguardia dell’anima pulsante di questo comune e a tutti i suoi dipendenti evitare giorni ingrati».