I consiglieri di opposizione di Ronciglione, sull’installazione di due containers alle scuole medie 

“Solo pochi giorni di scuola ma grandi problemi per gli studenti di Ronciglione.

Dopo la notizia dell’imminente chiusura dell’asilo nido prevista per alcuni giorni a partire da fine mese, è di venerdì scorso la comparsa alle scuole medie di Ronciglione di due “eleganti” containers dove si mormora saranno allocati i laboratori della scuola.

Francamente – commentano dal gruppo dei consiglieri di opposizione di Ronciglione,  (Bondini, Bonanni, Marcucci, Duranti) – rimaniamo basiti della scelta operata dall’Amministrazione Comunale tanto più se consideriamo che anni orsono l’Amministrazione Giovagnoli – era il 2017 – aveva lascito in eredità alla prima consiliatura Mengoni un finanziamento di ben 250.000 Euro frutto di un accordo con la Provincia di Viterbo.

Fondi, questi, destinati all’ampliamento dei locali delle scuole medie con la prevista realizzazione di tre nuove aule in muratura adiacenti a quelle già esistenti.

Nel tempo, le due minoranze consiliari che sino sono succedute dal 2017 ad oggi hanno più volte richiesto al Sindaco ed al delegato alle Opere Pubbliche le ragioni del mancato ampliamento delle scuole ed il destino del relativo finanziamento senza, però, avere mai avuto convincenti risposte di sorta.

Certo è che a seguito dell’emergenza covid (anno 2020, ben tre anni dopo l’insediamento dell’Amministrazione Mengoni) le aule delle scuole medie erano state in parte dislocate anche nei locali della Parrocchia della Pace (con inevitabili disagi logistici a studenti, famiglie ed insegnanti oltre ad ulteriori spese per le casse comunali) salvo poi fare ritorno quest’anno con la sorpresa, però, dei due containers dove, si dice, saranno allocati i laboratori della scuola.

A distanza di anni, quindi, torniamo a chiederci le ragioni del mancato ampliamento dei locali delle scuole medie che hanno oggi costretto il Comune ad acquistare i due prefabbricati che certamente non si fanno apprezzare per stile ed eleganza, tanto meno per comodità, e che purtroppo tanto ricordano le scuole delle comunità colpite da disastri naturali.

Il tutto, poi, senza considerare che i containers sono stati allocati fronte strada (sicuramente orrendi e, tra l’altro, urbanisticamente regolari?), hanno comportato l’abbattimento di alcuni alberi presenti in loco da decenni ed hanno abbisognato della realizzazione di piattaforme in cemento che hanno determinato lo spostamento dell’entrata principale della scuola sul retro del fabbricato con ulteriori disagi per gli studenti e per gli insegnanti.

Francamente un’ulteriore triste vicenda della quale avremmo volentieri fatto a meno”.