OPEN DAY al MEUCCI di Ronciglione e Bassano Romano: Protagonisti i ragazzi

Studenti Meucci

Quest’anno all’Istituto di Istruzione Superiore “A.MEUCCI” l’open day di gennaio è stato completamente dedicato ai ragazzi; in ogni sede dell’Istituto, sia di Ronciglione che di Bassano, si sono creati spazi sicuri on line dove gli studenti delle medie hanno incontrato gli alunni delle superiori.

Sono stati momenti particolari, spontanei ed autonomi, esclusivamente degli studenti, in cui – scrive la Professoressa Stefania Gianforte – si è cercato un dialogo tra adolescenti e si sono condivise esperienze.

Gli studenti del Meucci hanno presentato l’Istituto e i vari indirizzi dal loro punto di vista, rendendo piacevoli e colorite le descrizioni delle attività della scuola e delle materie di studio, hanno risposto alle domande, a volte timide, a volte disinvolte, dei ragazzi di terza media collegati con loro.

E’ stata una scelta dettata dal particolare momento storico; l’avvento della pandemia ci ha costretto a limitare la mobilità e gli scambi interpersonali disorientando tutte le fasce d’età, ma l’adolescenza sicuramente merita un’attenzione particolare. Ormai questo periodo di emergenza si estende da quasi un anno, tra pause e riprese, ed è stato più volte osservato quanto gli adolescenti da un punto di vista emotivo sembrerebbero essere coloro che stanno scontando maggiormente il prezzo dell’isolamento reso necessario dalla diffusione del virus. Si sono sospesi quei momenti particolari legati alla socializzazione a scuola e durante le attività sportive e culturali pomeridiane tanto importanti per lo sviluppo della propria identità personale e per la ridefinizione dei rapporti con i genitori e gli adulti in generale.

Ma la scuola non si è chiusa, i docenti sono sempre rimasti con i ragazzi; ascoltare le loro riflessioni ci fa capire che il dialogo, la creazione di momenti di socializzazione anche virtuali, li aiuta molto di più ad affrontare questo ostacolo piuttosto che lamentarsi continuamente di quello che hanno perso.

E la sinergia che deve esserci tra scuola e famiglia è proprio questa: educare a vivere significa anche educare ad affrontare i momenti difficili della vita.