Emozioni in scena con Juppiter

Cosa c’è dentro il cuore umano? Come si manifestano gioia, rabbia, tristezza, sorpresa e tutte le altre emozioni che ognuno di noi prova, ogni giorno? I ragazzi speciali (diversamente abili, ndr) di Juppiter hanno provato a spiegarlo mercoledì 27 dicembre, al teatro Paladino di Rignano Flaminio, mettendo in scena “Il Teatro speciale”.

Un viaggio di un’ora nell’universo dei sentimenti, per raccontare la vita dal di dentro, ovvero tutto ciò che resta spesso sepolto in profondità, sotto una coltre esteriore di doveri, abitudini, quotidianità, maschere. Uno spettacolo per recuperare il senso di noi stessi, di come ci sentiamo, di cosa proviamo, curato dal nutrito gruppo di ragazzi diversamente abili che da anni è il cuore della grande famiglia di Juppiter, ma anche da giovani speciali di Rignano Flaminio. Ognuno di loro ha portato sul palco un’emozione diversa. Risultato: un ritratto del materiale emotivo che rende le persone uguali, fragili e per questo preziose.

Lo spettacolo si inserisce nell’ambito del progetto “Insieme Siamo Arte”, realizzato da Città metropolitana di Roma Capitale e Atcl. Gli attori hanno lavorato su loro stessi accompagnati da maestri d’arte e da educatori durante tutto il periodo di preparazione dello spettacolo, frutto di mesi di laboratorio teatrale svoltosi a Rignano Flaminio, in collaborazione con il Comune.

Un laboratorio speciale per ragazzi speciali, con esercizi di gruppo, di ascolto, di relazione, dove la musica ha avuto un ruolo da protagonista nell’aiutare i partecipanti a riconoscere le proprie emozioni e a liberarle attraverso l’uso del corpo e della voce.

«Questo spettacolo è stato un’emozione unica – ha detto il sindaco di Rignano Flaminio, Vincenzo Marcorelli -. Vedere alcuni dei nostri ragazzi speciali mettere le loro emozioni sul palco e condividerle con tutti noi è stato un grande regalo. Siamo fieri che questo laboratorio abbia portato i suoi frutti non solo per i ragazzi ma per tutta la comunità di Rignano Flaminio. È un piccolo seme che siamo sicuri continuerà a germogliare».

«Da educatori che cercano di accompagnare al meglio i giovani nella loro crescita, sappiamo quanto cruciali siano le emozioni – ha dichiarato il presidente di Juppiter, Salvatore Regoli -. Gran parte dei nostri sforzi viene investita quotidianamente nell’insegnare ai ragazzi e a noi stessi ad ascoltarsi e a coltivare il coraggio dei propri sentimenti. La paura di uscire allo scoperto, di essere se stessi, di esprimere ciò che si prova, può essere superata e superarla fa parte del processo di maturazione. È un lavoro che, fatto con i ragazzi speciali, ha ancora più valore, perché loro giocano anche un altro campionato che vogliono vincere a tutti i costi: quello della conquista dell’autonomia e dell’inclusione».