Soriano nel Cimino, un successo il convegno “Pier Paolo Pasolini a 47 anni dalla sua morte”

Soriano Nel Cimino

Dopo lo strepitoso successo della Sagra della Castagna non poteva mancare un appuntamento culturale: “Pier Paolo Pasolini a 47 anni dalla sua morte”.

L’evento organizzato nell’aula consiliare di Soriano nel Cimino è il risultato di una joint venture fra l’associazione culturale Calliope e il Comune di Soriano nel Cimino. Madrina dell’evento la contessa Emma Erika Fodre, ambasciatrice medicea di Cultura e Libertà per l’Ungheria.

L’incontro è stato ideato da Rosy Di Leo e si è sviluppato come una partitura disposta entro la leggerezza della filigrana e delle emozioni, in un percorso storico, filologico, biografico e sociale, vissuto in una location d’eccezione quale la sala consiliare di Soriano, un luogo senza tempo, curato ed accogliente.

Il convegno è stato magistralmente organizzato e moderato dal dottor Diego De Nadai e dalla poetessa Maria Buongiorno. Al microfono la docente Anna Maria Stefanini, critica letteraria e giornalista, ha affrontato il tema “Pasolini poeta” scandagliando i meandri del linguaggio poetico in dialetto che “l’artista” definiva lingua pura per la poesia, melodia infinita, nel suo caso il casarsese. Attimi di emozione in sala tra i presenti quando Stefanini ha recitato la poesia Supplica a mia madre e alle parole “Ti supplico, ti supplico non voler morire sono qui solo, con te” in sala molte delle mamme presenti non hanno trattenuto una lacrima di commozione.

Il prof. Marco Stancati, docente della Facoltà di Comunicazione alla Sapienza di Roma, ha tenuto una lectio magistralis sul rapporto che Pier Paolo Pasolini ha avuto con i mezzi di comunicazione.

Peccato non aver potuto ascoltare la relazione del dottor Pasquale Gnasso filologo, storico, docente proveniente da Napoli, non è riuscito ad arrivare in tempo a causa di un imprevisto contrattempo, ma il professore ha recuperato l’attenzione dei presenti durante la visita alle mostre fotografiche di Castelo Orsini.
Il convegno, interessante, stimolante e profondo sulla valorizzazione dell’universo espressivo pasoliniano e sull’analisi del vivere artistico di Pasolini, ha appassionato l’attento pubblico in sala.
Presenti, fra gli altri, studiosi e docenti provenienti da Eboli, Civitavecchia, Roma, Viterbo.