Tarquinia, presentazione della nuova Guida di Giuseppe Cerasa

Nel pomeriggio di ieri, nella sala consigliare del comune di Tarquinia, alla presenza di un numeroso pubblico, si è tenuta la cerimonia di presentazione della nuova Guida di Giuseppe Cerasa, Tarquinia nella Guida Turistica di La Repubblica, inserita nella collana Le Guide ai Sapori e Piaceri d’Italia, Le Terre della Tuscia, edita dal quotidiano La Repubblica.

Il dott. Ruggero Parrotto ha guidato l’incontro reso molto interessante dagli interventi delle personalità presenti. In primis l’autore del volume, il giornalista e scrittore Giuseppe Cerasa; il deputato, On. Maro Rotelli; il capogruppo di Fratelli d’Italia nella Regione Lazio, Daniele Sabatini; l’assessore regionale all’agricoltura Giancarlo Righini; il vice sindaco di Tarquinia, Luigi Serafini; il questore di Viterbo Dott. Fausto Vinci; il Comandante della Guardia di Finanza in Tarquinia, tenente Pierluigi Lucchetta; le sorelle Dominga, Mara e Enrica Cotarella in rappresentanza della Fondazione Cotarella, Accademia di Alta Formazione nel campo dell’enologia; la presidente della Coldiretti regionale Sara Paraluppi; la direttrice della coldiretti provinciale di Viterbo, Maria Beatrice Ranucci; il sindaco di Montalto, Emanuela Socciarelli.

Il direttore Cerasa ha sottolineato l’importanza di Tarquinia nella Tuscia, specialmente sotto l’aspetto storico affermando che è in terra etrusca ove è nata la civiltà ancor prima di quella Romana. “Tarquinia orgoglio del Lazio dopo Roma. La scelta delle ortensie sulla copertina non un caso, ma il simbolo per lanciare la conoscenza dei luoghi del bello e del gusto. Una Tuscia bella e tranquilla da vivere, un territorio ove si è fatta Roma”. Cerasa non ha mancato di riferirsi al Centro Intrecci della Fondazione Cotarella, con la scuola di enogastronomia e valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura definendoli “un’importante realtà trainante dell’economia locale”.

Cerasa ha ricordato l’importanza e la necessità di: mettere a disposizione della collettività competenza, conoscenza, professionalità coinvolgendo, in un lavoro di gruppo, tutte le aziende della enogastronomia, per un ottima trasformazione dei prodotti, dando ai turisti la migliore immagine del Paese e l’essere sempre presenti la dove è necessaria la rappresentanza come le varie manifestazioni nazionali, soprattutto nel Vinitaly; fare imprenditoria nel territorio della Tuscia per la sua crescita; creare filiere per inserirsi nel mondo del turismo, soprattutto quello più qualificato; favorire le visite a ville parchi che i rivelano un mondo da scoprire per il turismo culturale, quasi di nicchia; fare sistema, fare rete per introdursi con forza nel mercato di eccellenza; valorizzare i prodotti caratterizzanti la Tuscia Vino ed Olio, creando e sviluppando enoturismo, un turismo sempre più ecologico ed alla ricerca, quasi spasmodica, della genuinità dei prodotti enogastronomici con i loro peculiari sapori.

In conclusione tutti hanno ribadito il loro NO al deposito delle scorie nucleari che sarebbe un danno per l’intero comparto agricolo e turistico della Regione Lazio e di tutta l’Italia centrale.

                                                                                                                   Pietro Brigliozzi