E’ partita da Viterbo la catena di solidarietà che vede gli Archivi di Stato italiani uniti in sostegno di Patrick Zaki

E’ partita da Viterbo la catena di solidarietà che vede gli Archivi di Stato italiani uniti in sostegno di Patrick Zaki, il ragazzo egiziano studente dell’Università di Bologna, detenuto da un anno in attesa di giudizio in un carcere del Cairo per alcuni presunti post su Facebook ritenuti sovversivi dal governo della nazione araba nordafricana.

Dopo l’Archivio di Stato di Viterbo infatti – prosegue Angelo Allegrini – anche gli istituti di Avellino, Campobasso, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Ferrara, Gorizia, Grosseto, Isernia, Lecce, Lucca, Macerata, Massa, Messina, Nuoro, Oristano, Pisa, Prato, Reggio Calabria, Rovigo, Siena, Siracusa, Teramo, Trento, Trieste, Vibo Valentia e gli altri che molto probabilmente si aggiungeranno, hanno stabilito di ammettere Patrick nelle proprie sale di studio come studioso onorario in attesa del suo ritorno in Italia.

Zaki rischia fino a 25 anni di prigione ma libertà, ricerca e cultura sono parole strettamente legate tra loro e la rete degli Archivi si è mobilitata a fianco delle Università, dei tanti comitati e di Amnesty International per chiederne il rilascio immediato e incondizionato. ​