Un successo oltre le previsioni la presentazione del libro fotografico sulla Brigata Sassari del Generale Di Stasio dell’AVES

Un folto pubblico attento, affascinato e in alcuni momenti commosso, ha assistito nell’ex Caffè Schenardi alla presentazione del libro “Brigata Sassari e Sardegna” edito da Carlo Delfino Editore.

Tra gli altri erano presenti in sala il Prefetto Antonio Cananà, l’onorevole Salvatore Deidda, il prefetto di Terni Giovanni Bruno, il questore Giancarlo Sant’Elia, il comandante provinciale dei Carabinieri Col. Andrea Antonazzo, il Maggiore Rosario Masdea della Guardia di Finanza, l’ex questore Siddi e il sostituto procuratore Siddi, la Vice presidente dell’Associazione S.in T. Maria Antonia Menneas, le due candidate  alla carica di sindaco di Viterbo Chiara Frontini e Alessandra Troncarelli. L’evento è stato organizzato dai soci  dell’Associazione Sardegna in Tuscia che  si impegnano sempre  in iniziative per conservare, far conoscere e consegnare  simbolicamente alle future generazioni la storia e l’identità sarda qui nella Tuscia.

La serata è stata introdotta da una presentazione dettagliata degli argomenti dalla giornalista Anna Maria Stefanini che ha riscosso i complimenti del Generale Di Stadio del professor Marco Pizzo e di Sandro Solinas.

Il Generale Di Stasio ha rammentato la sua esperienza al comando della Brigata dei “Diavoli Rossi” così chiamati dagli austro-ungarici nel corso della prima guerra mondiale che ne avevano terrore per il loro modo inusuale di avanzare di notte sfruttando le ombre, mimetizzandosi con il terreno e riuscendo a catturare prigionieri ed occupare trincee.

E’ stata  raccontata la scoperta dell’archivio da parte del Generale e del suo collaboratore Solinas e la  raccolta inedita di foto del colonnello medico Antonio Carruccio, avo di quella famiglia Dessì Fulgheri tanto conosciuta a Sassari e in Sardegna perché  grande scrittore appartenuto alla Brigata Sassari,  è stato ricordato come il suo medagliere e come i suoi lasciti fossero diventati “oggetti”  per il  Museo della Brigata Sassari  collocati  insieme a quelli dei suoi Dimonios.

E’ stato raccontato come il colonnello medico con la sua macchina fotografica la più sofisticata del momento avesse colto immagini  non  censurate che hanno permesso di puntualizzare alcuni aspetti della prima guerra mondiale. Il prof. Marco Pizzo dell’Istituto Centrale del Risorgimento italiano di Roma e il collaboratore alla realizzazione del volume, ha  rammentato ai presenti la sua sorpresa  di venire a conoscenza di quel materiale prezioso e raro e di come con il  Sergente maggiore Sandro Solinas abbia iniziato una catalogazione finita in un sito della comunità europea che vanta milioni di contatti.

Il Generale Di Stasio al termine dell’incontro è stato impegnato per oltre un’ora per il classico appuntamento del “firma copie” ai tanti  possessori del volume edito in italiano, inglese e sardo per poi aggregarsi alle autorità che in piazza delle Erbe lo attendevano per un brindisi organizzato sempre in maniera encomiabile da Giovanni Uselli per l’Associazione  Sardegna in Tuscia.