UNITUS: webinar su sostenibilità ambienti dei sistemi zootecnici estensivi

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Il Webinar si terrà il prossimo 25 febbraio dalle 9,30 alle 12,30. Alpeggio, transumanza, malgari, pastori, Castelmagno, Caciocavallo. Sono questi alcuni termini di ampia notorietà che permettono di definire aspetti culturali, sociali ed economici di forme di allevamento a carattere estensivo ancora presenti in Italia, nell’arco alpino, nella dorsale appenninica, nelle aree interne insulari.

Si tratta di allevamenti che vengono condotti per periodi più o meno prolungati  al pascolo, che utilizzano razze animali tradizionali, che forniscono beni materiali e immateriali. Tra i beni materiali si annovera una quantità straordinaria di prodotti caseari tipici, ma anche di salumi. Da non trascurare, inoltre, l’offerta di servizi per la fruizione turistica.

Tra i beni immateriali, oggi definiti più propriamente “servizi ecosistemici”, il mantenimento del paesaggio, il mantenimento della biodiversità, la tutela e l’assetto del territorio. Quali sono le criticità attuali e le prospettive future di questi sistemi di allevamento, per soddisfare le esigenze della società? Per rispondere a questi interrogativi, il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) dell’Università della Tuscia ha organizzato per il prossimo 25 febbraio un Workshop che prevede la partecipazione di relatori italiani e spagnoli appartenenti a diverse aree scientifiche, dalla zootecnia alla agronomia, dalla botanica alla faunistica.

Il Workshop si inserisce nell’ambito delle attività del progetto SAFE-Med (DAFNE Dipartimento di eccellenza) e si pone anche l’obiettivo di individuare le esigenze di ricerca e di trasferimento tecnologico per migliorare la sostenibilità complessiva dell’allevamento estensivo.