Viterbo, commemorazione dell’eccidio di Ponte di Cetti alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri Lazio

Oggi a Viterbo, nella frazione di Ponte di Cetti, alla presenza del Vescovo della diocesi di Viterbo, Monsignor Lino Fumagalli, del Prefetto, dr Giovanni Bruno, del sindaco della città Giovanni Arena e del Presidente della Provincia Pietro Nocchi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Viterbo e il Comandante della Legione Carabinieri Lazio Generale di Divisione Antonio De Vita commemoreranno, alla presenza dei familiari delle vittime, la barbara uccisione di due eroi dell’Arma: il Maresciallo Pietro Cuzzoli e l’Appuntato Ippolito Cortellessa, avvenuta 41 anni fa per mano di terroristi.

Alle ore 12 dell‘11 agosto 1980, tre terroristi a volto coperto rapinano la filiale della banca del Cimino nel quartiere Pilastro; il Maresciallo Pietro Cuzzoli e dall’Appuntato Ippolito Cortellessa in servizio di pronto intervento intercettano poco dopo tre sospettati in località Ponte di Cetti, mentre salgono su una corriera diretta a Roma; decidono quindi di controllarli e ne nasce una colluttazione al termine della quale i due Carabinieri vengono uccisi a colpi di arma da fuoco dai tre malviventi, poi risultati essere tre terroristi del gruppo Prima Linea e assicurati alla giustizia mesi dopo.

Nella stessa giornata a Montefiascone, il comandante della locale Stazione dei Carabinieri, Maresciallo Maggiore Antonino Rubuano, impegnato nelle incessanti ricerche dei terroristi, rimane vittima di un grave incidente stradale nel quale perde la vita.

Nel 1982 viene conferita al Maresciallo Pietro Cuzzoli e all’ Appuntato Ippolito Cortellessa la medaglia d’oro al valore militare con le seguenti, rispettive , motivazioni:
“Capo equipaggio di autoradio, impegnato con militare dipendente nella ricerca degli autori di audace rapina ad istituto di credito, poi risultati appartenenti a pericolosa formazione eversiva, nel corso di operazione di controllo di elementi sospetti, veniva proditoriamente aggredito e ferito con un colpo do pistola da uno dei banditi che si era mimetizzato con i complici tra un gruppo di persone in attesa di trasporto urbano. Benché menomato dalle lesioni riportate, ingaggiava violenta colluttazione con l’aggressore, riuscendo a ferirlo con la sua stessa arma e cessando di lottare solo quando veniva raggiunto mortalmente da altri quattro colpi. Mirabile esempio di eccelse virtù militari, fulgido ardimento ed assoluta dedizione al dovere, spinti con serena consapevolezza fino all’ estremo sacrificio. Viterbo, 11 agosto 1980”.

“Conduttore di autoradio, impegnato con sottufficiale capo equipaggio nella ricerca degli autori di audace rapina ad Istituto di Credito, poi risultati appartenenti a pericolosa formazione eversiva, nel corso di operazione di controllo di elementi sospetti, accorreva in difesa del superiore proditoriamente aggredito e ferito da colpo di arma da fuoco esploso da un malvivente. Assalito a sua volta da altro bandito, ingaggiava violenta colluttazione nel corso della quale veniva ferito mortalmente da un terzo criminale, nel frattempo sopraggiunto. Mirabile esempio di generosità, eccelse virtù militari, fulgido ardimento ed assoluta dedizione al dovere, spinte con serena consapevolezza fino all’estremo sacrificio. Viterbo, 11 agosto 1980 “.

Ai due Carabinieri viene concessa anche la medaglia d’oro di vittime del terrorismo. Nel 2011 il Presidente della Repubblica concede anche al Maresciallo Antonino Rubuano la medaglia d’oro di vittima del terrorismo.

Prima della santa messa commemorativa, che sarà celebrata nella chiesa Delle Farine, il Comandante della Legione Carabinieri Lazio Generale di Divisione Antonio De Vita, accompagnato dai familiari dei caduti, deporrà una corona di alloro alla lapide che li ricorda.